Furti e falsificazione delle ricette mediche: Infermiere sospeso

Un infermiere viareggino residente a Montignoso, in servizio alla radiologia dell’ospedale Versilia, è stato sospeso dall’attività professionale per tre mesi dopo l’indagine scattata nei suoi confronti a proposito di alcuni furti e falsificazione di ricette. Un’indagine emersa pubblicamente otto mesi fa.
Il provvedimento è stato notificato martedì dalla polizia: si tratta di un divieto di esercizio della professione emesso dalla Procura di Lucca a carico dell’infermiere, il cui nome non è stato reso noto dagli inquirenti.
L’indagine era nata a seguito della denuncia presentata da un medico dell’ospedale Versilia, che in radiologia aveva constatato il furto di un numero imprecisato di moduli in bianco del suo personale ricettario medico, custodito in ambulatorio.
Le indagini sono iniziate incrociando gli elementi acquisiti dalla denuncia del medico vittima del furto con la segnalazione arrivata alla polizia da una farmacia. Che aveva rilevato dei sospetti e delle incongruenze su alcune prescrizioni presentate, in pochi giorni, dalla medesima persona, però con il nome di pazienti differenti. Una circostanza degna di attenzione. A quel punto i poliziotti hanno incrociato le due vicende e si sono messi alla ricerca del responsabile. Individuato, a detta degli inquirenti, nell’infermiere.
In pratica, l’uomo dapprima avrebbe sottratto le ricette custodite in un cassetto dell’ufficio del medico, quindi le avrebbe falsificate intestandole a pazienti i cui nomi venivano indebitamente prelevati dai database ospedalieri. Poi, apponendo il timbro del medico, le avrebbe utilizzate per procurarsi un costoso spray medicinale nelle farmacie. Non è dato sapere per quale utilizzo: se, cioè, avesse bisogno di questo spray per curarsi personalmente oppure no. Su questo gli inquirenti non hanno mai fatto chiarezza.
Quello che è accaduto è che la polizia, dopo averlo individuato, ha perquisito l’uomo, trovandogli le ricette incriminate nella borsa. La perquisizione è stata estesa all’abitazione dell’infermiere, dove sono stati trovati i flaconi dello spray medicinale: alcuni ancora intatti, altri già esauriti all’interno del cestino dei rifiuti. L’uomo è stato denunciato con le seguenti ipotesi di reato: furto aggravato, falso ideologico, accesso abusivo a sistema informatico e truffa aggravata. In questi mesi, secondo quanto si è potuto apprendere, ha prestato regolarmente servizio in ospedale, senza alcun provvedimento restrittivo. Tra lo sconcerto dei colleghi, pur nel rispetto dell’indagine in corso.
Martedì scorso gli è stata notificato il divieto di esercizio di pubblico servizio, con la prescrizione di non esercitare alcuna attività inerente la sua qualifica di infermiere per la durata di tre mesi.
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