Il consigliere regionale pugliese del PD ha presentato una interrogazione al presidente del Consiglio Regionale per quanto riguarda la carenza di personale infermieristico e le manovre che potrebbero essere messe in atto per prevenire una vera e propria emergenza. Lo stesso Mennea afferma:
In questo momento di difficoltà per il nostro sistema sanitario, è possibile rafforzare l’organico ricorrendo all’istituto della mobilità volontaria che consentirebbe ad almeno 800 infermieri residenti in Puglia, ma che lavorano fuori, di rientrare nella nostra regione. Questo permetterebbe di tappare i buchi che si stanno creando nell’organico sia per il turn over che per i pensionamenti ordinari e quelli legati alla riforma cosiddetta della “quota 100”.
Va da sé che il personale infermieristico può incidere sull’abbattimento delle liste d’attesa. Si tratta di un’operazione fattibile, che non esclude la possibilità di bandire, successivamente, i concorsi. Una cosa non esclude l’altra, anche perché il fabbisogno di infermieri è di migliaia di unità e con questi 800 si porrebbe solo un tampone. Ma questo personale sarebbe immediatamente disponibile e riuscirebbe a garantire l’assistenza sanitaria negli ospedali con l’avvicinarsi dell’estate, quando la situazione già complicata dell’organico diventa davvero difficile da gestire. Peraltro otterremo il risultato di far ricongiungere le famiglie, dal momento che molti di questi infermieri lavorano fuori ma hanno la famiglia qui.
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Buongiorno, sono un infermiera pugliese che lavora al nord, vorrei rientrare in Puglia, posso fare domanda di mobilità anche se non c’è un bando? Grazie