In esecuzione della deliberazione D.G. n. 309 del 20 marzo 2025, è indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento, a tempo indeterminato, di cinque unità del profilo di infermiere – area dei professionisti della salute e dei funzionari, riservato ai dipendenti della società cooperativa sociale e di
lavoro Osa, affidataria del servizio di gestione dell’unità operativa di assistenza territoriale e gestione infermieristica per la Casa della salute di Sezze e per l’Ospedale di Comunità di Cori, in possesso, relativamente all’attività prestata presso l’Asl Latina, dei requisiti di cui alla legge 30 dicembre 2021, n. 234, art. 1, comma 268, lettera c).

Le istanze di partecipazione potranno pervenire, esclusivamente, a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo dell’azienda: concorsi@pec.ausl.latina.it secondo le modalità indicate nel bando di partecipazione, entro il termine del trentesimo giorno successivo a quello della data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».

Il testo integrale della presente procedura, con l’indicazione dei requisiti e delle modalità di partecipazione allo stesso, è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 27 del 3 aprile 2025, e contestualmente alla pubblicazione per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana sarà reso disponibile anche sul sito istituzionale della ASL di Latina: www.ausl.latina.it Sezione «Avvisi e Concorsi».

Per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi alla U.O.C. reclutamento del personale alle mail: assunzioni@ausl.latina.it e reclutamento@ausl.latina.it

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Roma, 17 nov. (askanews) - “Il Governo ci ascolti, non può ignorare piazze così partecipate da Nord a Sud come quelle degli infermieri di oggi. Lo sciopero di 24 ore indetto dal Nursind solo da stamattina ha già visto l’astensione dal lavoro di circa il 75% del personale interessato, al netto, naturalmente, di chi doveva garantire i servizi essenziali”. Lo dice in una nota Andrea Bottega, segretario nazionale del primo sindacato autonomo degli infermieri. “Con attività ambulatoriali e sale operatorie sospese, i cittadini, purtroppo, stanno subendo grandi disagi, ma il vero problema è che la situazione eccezionale di oggi diventerà a breve la normalità”, prosegue Bottega. “La nostra è una protesta sentita. Con un messaggio chiaro alle istituzioni: di questo passo il Servizio sanitario nazionale rischia di rimanere senza infermieri. Scenario che comporta un inevitabile scivolamento verso una privatizzazione dei servizi, i cui costi ricadranno, ancora una volta, sulle tasche delle persone. Una ragione in più – conclude il segretario – per non arrenderci. Se le nostre istanze non verranno accolte, infatti, la protesta andrà avanti. La posta in gioco, e cioè la sopravvivenza della sanità pubblica, è troppo alta”.