Carenza Infermieri: in Veneto voucher di 1000 euro per gli studenti universitari

2 settimane ago

La misura è stata varata dalla Regione Veneto per rendere più attrattivo il Corso di Laurea in Infermieristica, cercando di colmare, almeno in parte, la carenza di infermieri.

Si tratta di un voucher di 1000 euro per ogni anno del CdL e verrà erogato al superamento dell’esame annuale di tirocinio. La misura è stata presentata dall’assessore al lavoro della Regione, Valeria Mantovan e dall’Assessore alla sanità Lanzarin.

Le due, in un’intervista riportata dal quotidiano online Vicenza Today, hanno sottolineato: “È una novità assoluta tra le Regioni a statuto ordinario e segue il successo del voucher per i corsi OSS, che ha portato all’aumento degli allievi da 45 a 65 corsi attivi. Con questo contributo economico vogliamo rendere più attrattiva una professione fondamentale, agendo anche sulle leve sociali e motivazionali.

Nonostante l’aumento dei posti nelle università di Padova e Verona, passati da 1.200 a 1.833, le immatricolazioni restano insufficienti. Il saldo tra assunzioni e cessazioni nel 2024 è stato negativo, e il 2025 registra un numero totale di infermieri ancora inferiore a quello di due anni fa. A preoccupare è anche l’alto numero di dimissioni inattese, con professionisti che si trasferiscono al Sud o lasciano il pubblico per il privato”.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Latest from Blog

Roma, 17 nov. (askanews) - “Il Governo ci ascolti, non può ignorare piazze così partecipate da Nord a Sud come quelle degli infermieri di oggi. Lo sciopero di 24 ore indetto dal Nursind solo da stamattina ha già visto l’astensione dal lavoro di circa il 75% del personale interessato, al netto, naturalmente, di chi doveva garantire i servizi essenziali”. Lo dice in una nota Andrea Bottega, segretario nazionale del primo sindacato autonomo degli infermieri. “Con attività ambulatoriali e sale operatorie sospese, i cittadini, purtroppo, stanno subendo grandi disagi, ma il vero problema è che la situazione eccezionale di oggi diventerà a breve la normalità”, prosegue Bottega. “La nostra è una protesta sentita. Con un messaggio chiaro alle istituzioni: di questo passo il Servizio sanitario nazionale rischia di rimanere senza infermieri. Scenario che comporta un inevitabile scivolamento verso una privatizzazione dei servizi, i cui costi ricadranno, ancora una volta, sulle tasche delle persone. Una ragione in più – conclude il segretario – per non arrenderci. Se le nostre istanze non verranno accolte, infatti, la protesta andrà avanti. La posta in gioco, e cioè la sopravvivenza della sanità pubblica, è troppo alta”.