Si iscrive al sindacato ma l’RSA le taglia lo stipendio

E’ una di quelle vicende di cui si fa fatica a crederci, eppure è accaduto ad una giovane collega in servizio presso un’RSA di Taranto. L’infermiera si sarebbe iscritta al sindacato infermieristico FIALS ma l’iscrizione non è stata presa assolutamente bene dal direttore della struttura.

Il datore di lavoro, infatti, avrebbe dapprima espresso il suo dissenso, affermando che in quarant’anni nessuno aveva mai avuto un “colore politico” nella sua struttura per poi passare ai fatti: 13 ore in meno di lavoro e, di conseguenza, stipendio ridotto di oltre 500 euro per la giovane ragazza.

La FIALS si è interessata alla vicenda e il segretario territoriale ha dichiarato: “appena è stata protocollata la delega ha iniziato ad avere da parte del datore di lavoro un atteggiamento ostile perché ha detto che nell’azienda nessuno era mai stato iscritto al sindacato. Addirittura, le mandano una nota in cui dicono che ci deve essere una riorganizzazione dell’azienda. Queste cose non possono più essere consentite. Noi speriamo che si calmi e giunga a più miti consigli altrimenti dovremmo fare le denunce del caso“.

Sul quotidiano online La Repubblica di Bari l’infermiera ha pubblicato la lettera in cui si legge: “Con la presente vi comunichiamo che la scrivente società è costretta a una riorganizzazione del lavoro in ragione di una diversa distribuzione delle ore di lavoro. Tanto è dovuto al sopravvenuto esubero delle ore di prestazioni infermieristiche rientranti nei tetti di spesa riconosciuti da Asl Taranto. Stiamo con la presente a proporle una novazione contrattuale integrante una riduzione delle ore contrattualmente assunte da 38 settimanali diventano 25. Tale misura si rende necessaria per evitare una riduzione del personale che irrimediabilmente ricadrebbe sulla sua persona“.

Il tutto poi si rifletterebbe sul carico di lavoro della stessa, costretta a turni massacranti, riposi saltati, mancato rispetto delle 11 ore di riposo tra un turno e l’altro. La collega ha aggiunto: “Sono stremata. Un infermiere a lungo andare non può reggere in questo modo”.

Lascia un commento

Your email address will not be published.