Riconoscimento precoce instabilità clinica pz pediatrico: scala PEWS

11 mesi ago

Il riconoscimento precoce dell’aggravamento del paziente pediatrico è un obiettivo fondamentale dell’assistenza in pediatria (Jagt, 2013; Shin et al., 2012), studi dimostrano che un ritardo nel riconoscimento dei segni di instabilità e nell’intervento può aumentare la mortalità (Topjian et al., 2008; Young and Seidel, 1999).

Secondo Robson (2013) segni di instabilità clinica, cambiamenti fisiologici e comportamentali possono essere presenti nelle 24 ore precedenti un arresto cardiopolmonare. Allo scopo di identificare precocemente l’instabilità clinica diversi autori consigliano l’utilizzo di scale di punteggi per l’allerta precoce (Akre et al., 2010; Gold et al., 2014; Tucker et al., 2009; Tume, 2007). Tra le diverse scale per l’individuazione precoce del peggioramento clinico (Duncan et al., 2006; Egdell et al., 2008; Haines et al., 2006; Parshuram et al., 2011) il Pediatric Early Warning Score (PEWS) ideato da Monaghan (2005) è generalmente riconosciuto come quello di più semplice applicazione (Akre et al., 2010; Gold et al., 2014). Tuttavia, Fenix (2015) pur riconoscendo la sensibilità del PEWS, ne consiglia il suo utilizzo in associazione al giudizio clinico.

Lo studio pilota di Monaghan (2005) ha dimostrato una capacità dello strumento di predire nel 96% dei casi l’effettiva richiesta di interventi medici specialistici, di questi solo il 17% ha richiesto il trasferimento in Terapia Intensiva (TI) dopo aver ricevuto l’intervento dell’equipe, dimostrando l’efficacia della rilevazione precoce dell’instabilità clinica (Monaghan, 2005). La validità del PEWS è stata testata in diversi contesti, Akre (2010) in uno studio retrospettivo in ambito medico-chirurgico ha evidenziato una sensibilità del 85% nell’utilizzo del PEWS nel prevedere un peggioramento già nelle 11 ore precedenti l’evento acuto. Risultati sovrapponibili sono emersi in un altro studio, dove la sensibilità è stata del 84,2% per il trasferimento in TI dal reparto di degenza ordinaria (Tucker et al., 2009). Osservando i pazienti trasferiti nelle TI, Tume (2007) ha dimostrato che il PEWS è stato in grado di identificare precocemente (24 ore prima) l’87% dei bambini a rischio di deterioramento clinico. Anche nello studio di Gold (2014) effettuato in un Dipartimento di Emergenza e Urgenza Pediatrico ha dimostrato che punteggi elevati di PEWS sono statisticamente associati al bisogno di cure in TI. L’implementazione del PEWS in una U.O. di Onco/Ematologia Pediatrica ha facilitato l’arrivo tempestivo di personale adeguato al letto del paziente per ulteriori valutazioni e trattamenti (Demmel et al., 2010).

Il PEWS è stato tradotto e adattato in portoghese per il contesto brasiliano (De Oliveira Freitas Miranda et al., 2016) e l’autore riferisce di aver ricevuto la richiesta di autorizzazione per l’adattamento in cinese mandarino, attualmente non pubblicata. Ad oggi non è disponibile un adattamento per la lingua italiana. Vista l’importanza del riconoscimento precoce dell’instabilità clinica del paziente pediatrico, i risultati positivi ottenuti dalla letteratura internazionale e la mancanza di uno strumento valido e di facile applicazione in lingua italiana si è deciso di effettuare questo studio con lo scopo di tradurre e adattare in italiano il PEWS di Monaghan.

MATERIALI E METODI

Il PEWS è stato sottoposto al processo di traduzione in lingua italiana attraverso la metodologia di forward and backward translation (Falbo et al., 2013; Sousa and Rojjanasrirat, 2011). Nel mese di gennaio 2019 è stata richiesta tramite mail all’ideatore del PEWS, Alan Monaghan, l’autorizzazione a sottoporre la scala al processo forward and backward translation.

Inizialmente sono state eseguite due traduzioni indipendenti dell’ultima versione disponibile dello strumento originale dall’inglese all’italiano. I soggetti che hanno effettuato le due traduzioni sono in possesso di certificazione TOEFL (Test of English as a Foreign Language) e C1 advanced ed entrambi sono docenti di lingua inglese, i suddetti non avevano mai visto la scala di valutazione e non avevano contatti tra loro. Le due traduzioni sono state confrontate da una terza persona (in possesso di certificazione TOEFL) che non aveva mai visto la scala. Una terza versione della scala è stata ottenuta dalla combinazione delle due versioni precedenti.
Ottenuta la versione finale della scala di valutazione in lingua italiana è stata sottoposta ad un’ulteriore ritraduzione in lingua originale ad opera di una madrelingua inglese con buona conoscenza dell’italiano.
Questa versione della scala in inglese è stata valutata e approvata dall’autore del PEWS.

Validità di contenuto e di facciata
La validità di contenuto è stata esplorata consultando un gruppo di 5 infermieri esperti dell’U.O. di Pediatria dell’Azienda USL di Piacenza. Per esperti si sono considerati infermieri con un’esperienza lavorativa di almeno 5 anni in ambito pediatrico. In particolare, dei 5 infermieri, tutti di genere femminile, 3 sono in possesso di Laurea in Infermieristica, due di Diploma Regionale. Una delle tre ha inoltre conseguito il Master di I livello in “Emergenza, urgenza, instabilità e criticità in età pediatrica”.

Gli esperti sono stati scelti per diversità di formazione di base ed esperienza nel contesto pediatrico.
Al fine di valutare la validità di contenuto, gli esperti hanno espresso il loro parere, tramite una scala Likert a 4 punti (da 1 – “per niente significativo” a 4 – “molto significativo”), per ogni ambito indagato dalla scala. Gli esperti hanno avuto la possibilità di aggiungere eventuali note o osservazioni se lo ritenevano necessario. I risultati sono stati analizzati attraverso l’impiego dei Content Validity Index (CVI) (Sousa and Rojjanasrirat, 2011).

La scala Likert somministrata agli esperti è stata suddivisa in “rilevante” per punteggi attribuiti ad ogni item di 3 e 4 e in “non rilevante” per punteggi di 1 e 2. Successivamente il numero di “rilevante” per ogni item è stato diviso per il numero totale di esperti, ottenendo il valore di CVI per item (I-CVI). Il scale content validity index (S-CVI) è stato calcolato facendo la media dei punteggi I-CVI. La scala si considera adeguata per punteggi di I-CVI 0,78 e S-CVI 0,90 (Sousa and Rojjanasrirat, 2011).

La validità di facciata è stata esplorata coinvolgendo i 5 infermieri esperti, a cui attraverso una breve intervista semi-strutturata è stato richiesto di indagare l’eventuale presenza di:

  • difficoltà a rispondere agli item;
  • item confusi;
  • difficoltà a comprendere i termini utilizzati;
  • presenza di eventuali item da riformulare.

Inoltre, è stato chiesto un loro parere riguardo gli indicatori descrittivi all’interno di ogni item della scala.
Dalle modifiche apportate su consiglio degli esperti, è stata quindi ricavata la versione finale italiana del PEWS, dalla quale si è successivamente passati a testare l’affidabilità.

Per continuare la lettura dello studio clicca qui: Studio

L’Infermiere Online – Sito istituzionale FNOPI

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