Fibrillazione Ventricolare: ECG e trattamento

12 mesi ago

La fibrillazione ventricolare (FV) produce fremiti incoordinati del ventricolo in assenza di contrazioni miocardiche efficaci. Causa sincope immediata e, se non trattata, morte entro pochi minuti. Il trattamento è la rianimazione cardiopolmonare, comprensiva di defibrillazione immediata.

La fibrillazione ventricolare è dovuta alla presenza di molteplici circuiti di micro-rientro all’interno dei ventricoli e si manifesta all’ECG con oscillazioni ultrarapide della linea di base, che sono irregolari per tempi e morfologia.

La fibrillazione ventricolare è il ritmo di presentazione in circa il 70% dei pazienti con arresto cardiaco ed è quindi l’evento terminale di molte malattie. Complessivamente, la maggior parte dei pazienti con fibrillazione ventricolare ha una cardiopatia di base (tipicamente cardiomiopatia ischemica, ma anche una cardiomiopatia ipertrofica o dilatativa, la cardiomiopatia aritmogena ventricolare destra o la sindrome di Brugada). Il rischio di fibrillazione ventricolare è aumentato in presenza di disionie, acidosi, ipossia o ischemia.

La fibrillazione ventricolare è molto meno frequente tra i neonati e i bambini, in cui l’asistolia è la manifestazione sintomatologica più comune dell’arresto cardiaco.

Trattamento

  1. Defibrillazione
  2. Defibrillatore-cardiovertitore impiantabile

Il trattamento prevede la rianimazione cardiopolmonare, comprensiva di defibrillazione. La percentuale di successo di una defibrillazione immediata (entro 3 min) è di circa il 95%, a condizione che non vi sia una preesistente insufficienza ventricolare sinistra. In questi casi la defibrillazione immediata ha successo solo nel 30% dei casi e la maggior parte dei pazienti rianimati con successo muore di insufficienza di pompa durante il ricovero ospedaliero.

I pazienti con fibrillazione ventricolare senza causa reversibile o transitoria sono ad alto rischio di futura fibrillazione ventricolare e quindi di morte improvvisa. La maggior parte di questi pazienti necessita di un cardiovertitore-defibrillatore impiantabile; molti richiedono il concomitante uso di farmaci antiaritmici in modo da ridurre la frequenza di successivi episodi di tachicardia ventricolare e fibrillazione ventricolare.

Fonte: msdmanuals.com

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