Medici sotto organico e nuova figura del Super Infermiere: ecco perché non sarebbe indicata

Il presidente della fondazione Cà Granda di Milano, Marco Giachetti, ha rilasciato alcune dichiarazioni che hanno fatto molto pensare gli Infermieri in questi giorni. Lo stesso, infatti, avrebbe discusso della possibilità di introdurre la figura del “Super Infermiere” che potrebbe svolgere delle attività propriamente mediche per far in modo che il lavoro dei medici possa essere alleggerito e, in modo indiretto, ovviare anche alla carenza cronica degli stessi.

Giachetti afferma che l’assenza di una adeguata programmazione incentrata sulle esigenze e non sulle presunte disponibilità economiche ha creato l’emergente problema della diminuzione del personale medico. Una via d’uscita a basso costo risiede – secondo l’idea del presidente della Fondazione Policlinico – nella creazione delle figure dei «Physician Assistants». Figure intermedie tra l’attuale concezione dell’Infermiere e del Medico. Molte delle attività anche operative del medico sarebbero svolte da questi infermieri formati ad hoc e «superskilled». Il modello? Le realtà sanitarie di stampo anglosassone.

In questo modo i medici potrebbero dedicare molto più tempo alla cura del paziente ed alla ricerca mentre il personale Infermieristico formato potrebbe gestire le cure con attività di livello maggiore, che un tempo venivano attribuite solo al personale medico.

Noi di infermieritalia riteniamo che questa figura non sia altro che inutile e sopratutto non possa supplire alla carenza dei medici, in un sempre crescendo di difficoltà organizzative all’interno delle Unità Operative. Svolgere attività amministrative al “posto dei medici” non è quello per cui abbiamo studiato e continuiamo a formarci.

Il giro di routine nei reparti per somministrare la pillolina sempre uguale tutte le mattine, piuttosto che compilare documenti, carta, pratica che occupa mezza giornata di lavoro, potrebbero essere delegate a questa figura”.

Eppure siamo molto in disaccordo con queste dichiarazioni. Somministrare la pillolina di cui parla Giachetti richiede competenze avanzate e la sua visione rientra nella percezione della figura infermieristica di oltre 20 anni fa. Non è così che si risolvono i problemi relativi alla carenza di personale.

1 Comment

  1. Non vedo nulla di nuovo , in realta’ quando si fa il giro visita chi rileva i parametri vitali e’ gia’ l’ infermiere il medico modifica solo la terapia sulla base dei parametri , molti esami emarici vengono gia’ effettuati in molte strutture da infermieri in base a protocolli , anche terapie come insulina ecc. Vengono modificate da infermieri in base a protocolli che fissano dei range con risultati ottimali

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