Infermieri e tempo di vestizione: vinta la causa contro l'ASL

La Corte di Cassazione ribadisce quanto già sentenziato nel 2017 e nel 2018 andando ad accogliere il ricorso presentato da 5 Infermieri allora alle dipendenze dell’Ospedale di Orvieto con una nota: “In materia di orario di lavoro nell’ambito dell’attività infermieristica, nel silenzio della contrattazione collettiva (nella specie il c.c.n.l. comparto sanità pubblica del 7 aprile 1999), il tempo di vestizione-svestizione dà diritto alla retribuzione al di là del rapporto sinallagmatico, trattandosi di obbligo imposto dalle superiori esigenze di sicurezza ed igiene, riguardanti sia la gestione del servizio pubblico sia la stessa incolumità del personale addetto”.

I 5 colleghi avevano fatto causa all’Azienda per vedersi retribuiti i 15 minuti per la vestizione-svestizione e i 15 minuti per il passaggio delle consegne. Il Tribunale di Orvieto non accolse la richiesta ma, a distanza di 12 anni, la corte di cassazione ha accolto e decretato la vittoria dei colleghi Infermieri.

Il segretario della UIL-FPL esulta per la vittoria: “Era il 2007 e la Uil Fpl di Terni iniziò la sua battaglia per far riconoscere un diritto a infermieri, operatori socio sanitari e tecnici della sanità. Il Tribunale di Orvieto ci diede ragione e la sentenza ebbe un grande risalto nazionale. Partì da quella nostra iniziativa anche la pressione per inserire il riconoscimento di quel diritto addirittura nel contratto collettivo nazionale di lavoro. Ma l’ASL 2, da cui dipende l’Ospedale di Orvieto, fece ricorso e riuscì a ribaltare la sentenza in Appello. Noi della Uil però, quando ci sono in gioco diritti, non demordiamo e siamo andati avanti vinto alla Corte di Cassazione. Siamo così arrivati ad oggi e dopo 12 anni la Uil Fpl ha finalmente vinto definitivamente questa battaglia. Anzi stravinto, perché nel frattempo quel diritto – partendo dalla nostra iniziativa – è riconosciuto in tutta Italia anche nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro”. Il diritto è stato intanto recepito nel contratto nazionale ma fino ad ora non è stato applicato. La Uil Fpl pertanto, forte anche del pronunciamento della Cassazione, apre subito le trattative con le diverse aziende per l’applicazione da oggi in poi”.

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