Rapporto Infermieri-pazienti: in Sicilia interviene l'OPI

Il Coordinamento regionale degli Ordini delle professioni infermieristiche della Sicilia ha sottoscritto una proposta di emendamento (in allegato) alle “Linee di indirizzo regionali per la rideterminazone delle dotazioni organiche”, emanate con D.A. n. 1380 del 5 agosto 2015, in considerazione del nuovo piano di rimodulazione della rete ospedaliera (D.A. 11/01/2019) e in previsione dell’emanazione di nuove linee di indirizzo regionali e dei conseguenziali atti aziendali per l’adozione delle dotazioni organiche nelle singole ASP.

“È di fondamentale importanza – scrivono i rappresentanti degli infermieri – che chi ha la responsabilità di dirigere e amministrare gli ospedali valuti periodicamente i carichi lavorativi, individuando gli standard di sicurezza. La riduzione dei costi della sanità “i tetti di spesa” superati una certa soglia non solo non producono benefici ma generano un aumento paradosso dei costi sanitari, legato agli outcome negativi e alle cure mancate, rappresentati dalle complicazioni e dagli effetti iatrogeni sui pazienti, oltre che dai risarcimenti danni conseguenti (spesa ospedaliera usata per correggere complicazioni prevenibili delle cure ed eventi avversi per i pazienti).

I vertici regionali e i manager delle ASP Siciliane devono assumersi la responsabilità di assicurare il giusto rapporto operatori-pazienti perché quando gli impegni che gli infermieri sono chiamati a onorare sono soverchianti rispetto alle loro effettive possibilità, le responsabilità ribadite dalla legge Gelli non possono ricadere su chi denuncia e grida aiuto per una carenza non più sostenibile”.

Tratto integralmente dal sito istituzionale FNOPI

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