Infermiere e scrittore: così racconta la vita di corsia

Un racconto breve ma intenso: così intenso da essersi aggiudicato un premio letterario. La letteratura può trovare spunti anche nelle corsie di un ospedale, nelle storie quotidiane che segnano la vita di medici e, in questo caso, infermieri.

Il libro

“Ciò che resta” è il titolo del racconto breve con il quale Gianluca Alfonsi, infermiere di Dialisi presso la Nefrologia e Dialisi 3 dell’ospedale Martini di Torino, ha vinto un premio nella sezione Narrativa del Concorso Nazionale “Quirino Maggiore” di Narrativa, Poesia e Fotografia in Nefrologia, Dialisi e Trapianto.
Il premio è stato consegnato a Firenze domenica 23 settembre, nel corso di una cerimonia che si è tenuta nei saloni di Palazzo Vecchio. Il concorso è dedicato alla memoria di un illustre nefrologo italiano ed è un esempio dell’interesse e dell’importanza della cosiddetta Medicina Narrativa applicata alla Nefrologia.

Vite vissute

Il concorso ha raccolto la partecipazione di molti pazienti, famigliari e operatori che con varie modalità espressive – prosa, fotografia e poesia – hanno raccontato di sé e in questo modo hanno rivissuto e trasmesso questa esperienza.

Umanità in corsia

“Ciò che resta” racconta le emozioni e le ansie di Luca, un infermiere alle sue prime esperienze in sala dialisi. Nicola, un collega esperto, gli insegna la tecnica ma lo ammonisce: “La gestione della macchina è solo una parte del nostro lavoro: ciò che resta è molto più impegnativo e non lo trovi in nessun manuale”.
Fonte

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