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In esecuzione della Deliberazione n. 01 del 27/01/2025 avente ad oggetto “Approvazione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) triennio 2025/2027” e ss.mm.ii. si rende noto che è indetto concorso pubblico, per soli esami, per la copertura di 1 posto a tempo pieno ed indeterminato di Infermiere – Area dei Funzionari ad Elevata Qualificazione- CCNL Funzioni Locali, fatta salva la
conclusione della procedura di mobilità con esito negativo presso l’IPAB Scarmignan.

La domanda di ammissione al Concorso dovrà essere inoltrata esclusivamente in via telematica, a
pena di esclusione, compilando l’apposito modello di domanda on-line collegandosi al Portale Unico
del Reclutamento sviluppato dal Dipartimento della Funzione Pubblica e disponibile all’indirizzo:
https://www.inpa.gov.it/

A questo link trovate il bando in versione integrale: Bando

Il concorso scade alle 23:59 del martedì 5 Agosto 2025

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Roma, 17 nov. (askanews) - “Il Governo ci ascolti, non può ignorare piazze così partecipate da Nord a Sud come quelle degli infermieri di oggi. Lo sciopero di 24 ore indetto dal Nursind solo da stamattina ha già visto l’astensione dal lavoro di circa il 75% del personale interessato, al netto, naturalmente, di chi doveva garantire i servizi essenziali”. Lo dice in una nota Andrea Bottega, segretario nazionale del primo sindacato autonomo degli infermieri. “Con attività ambulatoriali e sale operatorie sospese, i cittadini, purtroppo, stanno subendo grandi disagi, ma il vero problema è che la situazione eccezionale di oggi diventerà a breve la normalità”, prosegue Bottega. “La nostra è una protesta sentita. Con un messaggio chiaro alle istituzioni: di questo passo il Servizio sanitario nazionale rischia di rimanere senza infermieri. Scenario che comporta un inevitabile scivolamento verso una privatizzazione dei servizi, i cui costi ricadranno, ancora una volta, sulle tasche delle persone. Una ragione in più – conclude il segretario – per non arrenderci. Se le nostre istanze non verranno accolte, infatti, la protesta andrà avanti. La posta in gioco, e cioè la sopravvivenza della sanità pubblica, è troppo alta”.