Ivan Bufalo, presidente dell’OPI di Torino, è intervenuto sulla professione infermieristica e sui problemi che attanagliano non solo il Piemonte ma l’intera Italia.
Bufalo, nell’intervento, durante il convegno SIDMI tenutosi sabato 7 Giugno, e riportato dal quotidiano online “Il Torinese” ha affermato: “Non basta cercare nuovi infermieri: bisogna mettere in condizione quelli che ci sono di fare il proprio lavoro. È un errore strategico concentrarsi solo sugli sviluppi della professione infermieristica e sul contributo che questa può dare al sistema salute senza contestualmente intervenire sullo stato di sofferenza che affligge le infermiere e gli infermieri all’interno delle organizzazioni sanitarie.
Alle prossime consultazioni in Regione, gli ordini degli infermieri contribuiranno alla discussione depositando un documento che affronta tre punti prioritari: l’investimento sugli infermieri di famiglia e di comunità, la valorizzazione delle capacità manageriali degli infermieri e dei professionisti sanitari e, non certo in ultimo, la rappresentazione della situazione nella quale oggi operano gli infermieri.
Non vi è alcuna possibilità di recuperare gli oltre 6.000 professionisti che mancano in Piemonte secondo gli attuali modelli organizzativi. Con lui è stato costruito un percorso che consente a tutti i neolaureati di ciascuna sessione di laurea di essere immediatamente inseriti nel sistema sanitario pubblico. Ciò nonostante questi inserimenti servono a malapena a compensare il numero di coloro che escono.
nterventi sui modelli organizzativi che aiutino a dar sollievo nell’immediato attenuando gli effetti dell’attuale carenza sugli assistiti e sugli infermieri. È un paradosso che, in una situazione di conclamata carenza, gli infermieri vengano utilizzati per svolgere attività non pertinenti al proprio profilo. Dateci personale di supporto e amministrativi per le attività segretariali nei reparti e metteteci in condizione di tornare a fare ciò che sappiamo fare meglio: prenderci cura della salute e del benessere delle persone”