A distanza di pochi giorni dalla presa di posizione del Nursind relativamente alla situazione che stanno vivendo gli infermieri, ossia personale spostato continuamente tra le varie unità operative, spesso senza preavviso, turni estenuanti anche oltre le 12 ore giornaliere, riposi saltati a causa della carenza di personale e ferie non concesse, arriva la replica della Direzione Aziendale del Meyer.
In una nota si legge: “L’azienda tiene a precisare una serie di punti che si spera servano a dirimere i dubbi espressi e nel caso a intavolare una discussione costruttiva. Risultano effettivamente dei casi in cui il personale, seppur in una quota minoritaria di casi, opera in turni consecutivi in orario istituzionale e aggiuntivo senza fruire di almeno mezz’ora di pausa. Sono comunque costantemente garantite le 11 ore minime di riposo prima del turno successivo.
E’ presente da tempo presso l’azienda una modalità per operare avvicendamenti in setting differenti durante l’anno. Questa opzione deriva da un programma di interscambio di competenze tra equipe assistenziali in reparti con necessità diverse e non e consistente in una formazione sul campo con anche una capitalizzazione in termini di riconoscimento Ecm per la formazione svolta al di fuori del proprio setting.
Con la formazione sul campo si punta ad estendere una gamma di competenze verso un gruppo più ampio di professionisti, affinché possano usarle trasversalmente nella presa in carico dei pazienti, garantendo il massimo della sicurezza per gli stessi. Lo spostamento tra reparti diversi avviene in caso di necessità utilizzando personale formato come già detto. Solo in situazioni assolutamente eccezionali e imprevedibili può avvenire l’utilizzo di personale non perfettamente formato ancorché con la supervisione di un collega esperto come riferimento costante.
Per quanto riguarda la produttività aggiuntiva tiene a specificare che essa è sempre ed esclusivamente effettuata su base volontaria, nel rispetto della normativa vigente in materia di riposo giornaliero e settimanale. La cifra oraria di riferimento concordata per tale attività è quella concordata con le organizzazioni sindacali a livello aziendale e attualmente oggetto di ulteriore confronto in un tavolo regionale”.