Efficacia dei cartoni animati sul dolore procedurale in ambulatorio pediatrico

Disponibile online sul sito istituzionale “L’infermiere Online – FNOPI” una revisione sistematica davvero molto interessante relativa all’efficacia dei cartoni animati sul dolore procedurale in ambulatorio pediatrico di cui se ne riporta un estratto di seguito.

Le più comuni procedure mediche effettuate in ambulatorio pediatrico, generalmente immunizzazioni e venipunture, prevedono ancora un ricorso subottimale all’adozione di una pratica di gestione del dolore (Committee on Infectious Diseases et al., 2016; Felt et al., 2000; Gedam et al., 2013). Questa procedura viene effettuata nonostante l’esperienza del sintomo doloroso sia percepita dai bambini come una delle più stressanti e spaventose mai vissute (Birnie et al., 2014) e siano disponibili molteplici strategie di comprovata efficacia per il suo trattamento (Ali et al., 2014).

Alleviare il dolore e la sofferenza fisica ed emotiva durante le cure pediatriche è un imperativo etico, un diritto del bambino e una responsabilità infermieristica (Bagnasco et al., 2012; Freitas et al., 2019; Rogers et al., 2004). Secondo l’American Society for Pain Management Nursing, gli infermieri dovrebbero gestire al meglio il dolore prima, durante e dopo la procedura medica, in funzione dei bisogni individuali, del setting clinico e della situazione contingente (Czarnecki et al., 2011). L’approccio raccomandato dovrebbe includere sia interventi farmacologici che non farmacologici, dando priorità, dove possibile, ai trattamenti non farmacologici (Birnie 2018), soprattutto per le procedure di breve durata (Curtis et al., 2007).

Le tecniche non farmacologiche si propongono, attraverso la riduzione del disagio e della paura, di rendere il dolore procedurale più tollerabile (Chambers et al., 2009; James et al., 2012; Taddio et al., 2009; Wente 2013). Esse sono per lo più prive di effetti collaterali, di facile accessibilità e implementazione e più economiche (Fein et al. 2012; Thrane et al. 2016; Wente 2013).

Tra i più diffusi interventi non farmacologici ci sono quelli di tipo cognitivo-comportamentale, che includono tecniche come la distrazione, comunemente usata per la gestione del dolore procedurale di breve durata (Ali et al., 2016; Schechter et al., 2007; Shih et al., 2018). La distrazione opera sul presupposto che, focalizzando l’interesse di un bambino su qualcosa di divertente e attraente attraverso il coinvolgimento dei cinque sensi, la sua capacità di prestare attenzione agli stimoli dolorosi sarà ostacolata, riducendo oltre al dolore anche l’angoscia e l’ansia (Birnie et al., 2014; Kleiber et al., 1999).

La distrazione può essere attiva se i bambini partecipano in modo esplicito all’attività proposta, come nel caso dei videogiochi, oppure passiva se i bambini non sono direttamente coinvolti, come ad esempio per i cartoni animati. È stato dimostrato che la distrazione attraverso la visione di cartoni animati allevia il dolore procedurale nei bambini, specie quelli in età prescolare, ed è altrettanto efficace dei comuni interventi psicologici (Birnie et al., 2018; Puspita et al., 2021).

La capacità di distrazione del cartone animato si può riassumere nell’acronimo “ACCEPTS” (Cohen et al., 1999):

  • Activities – distrae tramite l’attività del guardare il cartone animato;
  • Contributing – contribuisce a distogliere l’attenzione dal proprio dolore e a preoccuparsi per qualcun altro;
  • Comparisons – aiuta a confrontare la propria situazione con quella, molto peggiore, di un personaggio del cartone
    animato;
  • Emotions: promuove un’emozione completamente opposta come l’allegria tramite il buonumore e la risata anche quando ci si sente molto tristi;
  • Pushing away: aiuta a respingere la situazione stressante;
  • Thought: dirige l’attenzione verso pensieri positivi; (g)
  • Sensations: distrae con altre sensazioni, ad esempio stimolando emozioni che rompono la connessione tra il bambino e il suo dolore emotivo.

Seppure in letteratura siano presenti diversi studi focalizzati sull’effetto dei cartoni animati verso il dolore procedurale in ambulatorio pediatrico (Bellieni et al., 2006; Cerne et al., 2015; Gedam et al., 2013; Thomas et al., 2022), manca una revisione sistematica che ne sintetizzi i risultati ottenuti. Una revisione narrativa che ha registrato l’effetto dei cartoni animati sul dolore da immunizzazione ne ha rilevato l’efficacia (Puspita et al., 2021); tuttavia,
non viene riportata la dimensione d’effetto dell’intervento.

Questo rimane un limite in letteratura, in quanto avere conoscenze su metodiche non farmacologiche potrebbe essere di supporto al personale infermieristico che si trova quotidianamente a gestire il dolore in questi piccoli pazienti. L’utilizzo di cartoni animati risulta essere un intervento privo di effetti collaterali, semplice da realizzare, implementabile anche in contesti con risorse economiche, umane e materiali non ottimali e gestibile in autonomia dal personale infermieristico. Inoltre, è in grado di facilitare il successo della procedura riducendone i tempi di esecuzione e minimizzando quindi la durata del dolore percepito dal bambino (Bellieni et al., 2003), di aumentare il suo grado di cooperazione e di contribuire a sviluppare in lui un atteggiamento positivo che può avvantaggiarlo nelle future cure ambulatoriali (Birnie 2018).

Prosegui la lettura cliccando qui: Revisione sistematica con meta analisi

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