Liguria: si rafforza la figura dell’infermiere di famiglia

Una figura che da diversi ha preso piede sul territorio italiano e sta ottenendo un discreto successo a causa del suo campo d’azione.

Lo scorso 1 Marzo ne aveva parlato anche la presidente FNOPI, Barbara Mangiacavalli, in un’audizione al Senato, definendo l’Infermiere di famiglia e comunità come una “figura fondamentale a livello territoriale per la corretta presa in carico dei pazienti“.

In Liguria, questa figura, si sta fortemente rafforzando, come affermato dalle dichiarazioni dell’assessore alla sanità Angelo Gratarola: “nell’ultima giunta abbiamo recepito le linee di indirizzo dell’infermiere di famiglia o comunità (Ifoc) di Agenas-Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e abbiamo deliberato di avviare la formazione specifica per rafforzare questa figura in linea con quanto affermato dalla Conferenza delle Regioni.

La figura dell’infermiere di famiglia o comunità è già presente sul nostro territorio, ma con questo provvedimento viene potenziata e armonizzata e gioca un ruolo fondamentale nell’identificazione dei soggetti più fragili e fungono da collegamento con i medici di medicina generale.

E’ in grado interfacciarsi con tutti i nodi della rete assistenziale, di seguire il paziente anche nelle fasi di dimissione protetta, di attivare le reti che di volta in volta si rendono necessarie. L’IFOC quindi intercetta i bisogni dell’assistenza infermieristica, favorisce l’integrazione sanitaria e sociale e promuove corretti stili di vita. Presto il territorio subirà un mutamento profondo per l’introduzione delle case di comunità, ma anche diventando esso stesso luogo di cura, attraverso processi di reale presa in carico della persona anziana come con il progetto Adi – Assistenza Domiciliare Integrata che nel 2025 consentirà di seguire 41mila liguri.

Presso il dipartimento scienze della salute di UniGe è attivo il master universitario – assistenza infermieristica di famiglia e comunità che avrà avvio anche quest’anno, ma che con i numeri non riuscirà a soddisfare il fabbisogno previsto dalla normativa. Ogni azienda, quindi, può formare al proprio interno gli infermieri in tempi e modi che verranno stabiliti da delibere aziendali in costante contatto con Regione Liguria. Al termine del corso l’infermiere riceverà da Regione Liguria un attestato regionale di formazione post-base in infermieristica di famiglia e comunità“. (ANSA)

Lascia un commento

Your email address will not be published.