Il personale del Pronto Soccorso di Ivrea sembra avere un bersaglio addosso: è questa la sensazione dopo il verificarsi di ben 5 aggressioni nel giro di qualche settimana.

Tra queste cinque le due più violente si sono verificate negli ultimi giorni e, a farne le spese, come al solito, il personale in servizio. Un infermiere aggredito da un paziente con un calcio in pieno volto per cause ancora da accertare e un OSS che ha dovuto eseguire un’operazione chirurgica in seguito alla una frattura di radio e ulna sempre dopo aver ricevuto un calcio durante un’aggressione.

Un bollettino che mette in pessima luce la città di Ivrea ma per il quale il Direttore generale non avrebbe preso ancora alcun provvedimento. Le sigle sindacali, riunitesi, hanno allora deciso di inviare una nota per chiedere chiarimenti in merito al Far West del Pronto Soccorso.

Come riportato dal quotidiano online torinocronaca nella nota si legge: “ormai non si contano più le segnalazioni ricevute quotidianamente e non solo nei pronto soccorso. Non solo assistiamo a quotidiane aggressioni verbali, ma gli operatori che lavorano già in condizioni difficili, devono vivere con la paura costante che prima o poi la situazione posso degenerare.

Tutte le criticità sociali vengono portate direttamente in ospedale, dove da anni chiediamo almeno un posto di polizia. Sappiamo che il problema delle aggressioni non è limitato all’Asl To4 ma la cosa che più ci fa rabbia, è l’indifferenza della direzione generale, alla quale abbiamo più volte chiesto di prendere seri provvedimenti. Fra l’altro oltre al danno anche la beffa: infatti non solo gli operatori vengono aggrediti, ma sono costretti a dover fare querela/denuncia da soli, sobbarcandosi anche eventuali spese legali. Una vergogna inaccettabile, sono abbandonati da tutti”.

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