2 mesi ago

Per cateterismo vescicale si intende l’introduzione provvisoria o permanente di un
catetere in vescica per via transuretrale o sovra pubica.

La procedura viene applicata a chi non può recarsi in bagno perché infermo, da chi è incontinente, da chi soffre di una momentanea occlusione dell’uretra, da chi dev’essere operato a un organo pelvico e occorre liberarlo dell’urina ecc.

Il cateterismo vescicale prevede l’utilizzo di un tubicino sottile e flessibile, chiamato catetere vescicale, il quale viene fatto passare attraverso l’uretra (catetere vescicale uretrale) o un foro praticato sull’addome (catetere vescicale sovrapubico) e portato fino alla vescica.
Il segnale che il catetere è stato posizionato in modo corretto è la fuoriuscita immediata di urina.
Il catetere vescicale è un catetere in lattice, poliuretano o silicone.

Il cateterismo vescicale viene praticato in particolari circostanze, che possono essere temporanee (cateterismo vescicale a breve termine) o stabili (cateterismo vescicale a lungo termine).

  • Si chiama cateterismo vescicale a breve termine lo svuotamento artificiale della vescica che serve a risolvere situazioni transitorie o di durata temporanea.
  • Viene definito cateterismo vescicale a lungo termine lo svuotamento della vescica attuato per risolvere circostanze stabili e potenzialmente capaci di durare tutta la vita.

Finora si è parlato del cateterismo vescicale come se fosse soltanto una procedura per lo svuotamento della vescica dall’urina. In realtà, però, esso può servire per altri due scopi, cioè:

  • Quando è necessario analizzare un campione di urine del tutto sterile. Infatti, le urine raccolte con la normale orinazione vengono immediatamente contaminate non appena fuoriescono dall’uretra.
  • Quando è necessario somministrare un farmaco (di solito un chemioterapico antitumorale) direttamente all’interno di una vescica affetta da tumore.

Esistono due tipi di catetere:

  • Il cosiddetto catetere vescicale a dimora (o a permanenza) è un catetere uretrale di tipo Foley che, una volta inserito in vescica, può essere mantenuto in posizione anche per due o tre mesi. I cateteri di tipo Foley sono del tutto caratteristici: a un’estremità, possiedono un palloncino che, gonfiato quando è all’interno della vescica, impedisce loro di sfilarsi in modo autonomo; all’estremità opposta, invece, presentano due aperture, una per l’eliminazione dell’urina, l’altra per il gonfiaggio del palloncino.
  • Il cosiddetto catetere vescicale a intermittenza è un catetere uretrale monouso che viene inserito nella vescica e rimosso subito dopo lo svuotamento di quest’ultima. Ideale per l’autocateterismo vescicale, viene ricoperto di un gel lubrificante e allo stesso tempo anestetico (contiene, infatti, lidocaina) che facilita l’ingresso in uretra.
  • Il catetere vescicale sovrapubico è un catetere a dimora di tipo Foley, che viene inserito nella vescica attraverso un foro sull’addome. La perforazione dell’addome richiede un piccolo intervento chirurgico, da effettuarsi in anestesia generale e o in anestesia locale.

L’uso del catetere vescicale può provocare delle infezioni a carico dell’apparato urinario, dovute all’ingresso nel corpo di batteri patogeni.

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