E’ solo l’ultima, in ordine temporale, l’aggressione che si è verificata all’interno dell’U.O. di diagnosi e cura del De Lellis di Rieti dove un detenuto con problematiche psichiatriche ha aggredito un poliziotto penitenziario e l’infermiere in turno.
Secondo quanto riportato dalle dichiarazioni di Maurizio Somma, segretario regionale del SAPPE, pubblicate dal quotidiano “Il Messaggero“: “durante il turno di piantonamento il detenuto si è scagliato come una furia addosso al personale di Polizia Penitenziaria, si presume a seguito di alcuni dinieghi e di oggetti non consentiti: l’aggressore, per altro già noto alle cronache e soprattutto ai sanitari della struttura psichiatrica, si è in particolare scagliato con pugni verso il malcapitato.
Solo grazie alla tempestività dei riflessi di quest’ultimo, si evitato il peggio, ma nonostante tutto lo stesso aggressore, nel tentativo di essere contenuto, ha morso con forza al braccio l’Agente; successivamente interveniva in soccorso l’infermiere di turno che, nel collaborare al portare alla calma l’aggressore, riceveva una testata al volto riportando danni visibili. A seguito di tale aggressione entrambi il personale di Polizia Penitenziaria ed infermieristico sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso per gli accertamenti del caso”.