Retribuzioni basse e carenza di personale: allarme OPI Trento

Il presente dell’Ordine delle professioni infermieristiche della provincia di Trento, Daniel Pedrotti, in occasione dell’assemblea annuale degli iscritti, ha analizzato la situazione di profonda crisi della professione infermieristica nel Trentino e, in generale, in tutta Italia.

Nei giorni scorsi anche l’OPI di Pesaro Urbino aveva lanciato l’allarmante grido “gli infermieri italiani sono vicini alla soglia di povertà”.

Nell’intervista pubblicata dal quotidiano online L’Adige, il presidente dell’OPI di Trento ha affermato: “Siamo in una tempesta perfetta. Questo si traduce, purtroppo, in un impatto negativo sul sistema sanitario e sociale del nostro Paese: ci troviamo in uno scenario che deve fare i conti con risorse sempre più limitate, che si riflettono anche su retribuzioni degli infermieri molto basse, 23% in meno rispetto alla media Ocse, e con la carenza di professionisti. La politica punti sull’autonomia per innovare il sistema salute trentino e investire sui professionisti sanitari.

C’è un problema di attrattività, legato però al sistema sanitario: la nostra professione offre molte soddisfazioni, ma gli infermieri non vengono valorizzati sotto tanti punti di vista. È necessario intervenire con politiche che permettano agli infermieri di lavorare in un ambiente sicuro e stimolante. E proprio alla politica provinciale, facciamo un appello: usiamo l’autonomia, attraverso la quale abbiamo l’opportunità di essere laboratorio di sperimentazione di innovazioni in grado di migliorare il nostro sistema sanitario, di distinguerci per buone pratiche e di investire sul capitale umano”.

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