Turni massacranti e indennità non riconosciute: infermieri pronti a protestare

E’ mediante un esposto sottoscritto da diversi infermieri della delegazione di un noto sindacato infermieristico e presentato all’Ispettorato del lavoro di Cosenza che si apprende di una situazione davvero ai limiti del normale.

Gli infermieri in servizio presso l’Ospedale di Cosenza hanno denunciato le presunte e reiterate violazioni contrattuali in quanto non avrebbero pagato le indennità e, ovviamente, costretti a turni massacranti, saltando riposi e ferie.

In un’intervista rilasciata al quotidiano LACnews, il segretario del Nursing Up Andrea De Cicco, ha dichiarato i motivi delle future proteste: “Spesso nei reparti, anche quelli di sub intensiva che ospitano quindi degenti con patologie complesse, rimane un solo infermiere, con gravi ripercussioni sulla qualità del servizio erogato.

La carenza di personale poi, determina orari di lavoro insostenibili, mancati riposi, precarietà nell’organizzazione giacché, proprio per non lasciare le corsie sguarnite, gli operatori sono di frequente richiamati per cambi turno, straordinari e rientri nei giorni di riposo. Lo stato di allerta è quindi continuo. È come mettere la vita personale extra lavorativa nelle mani del datore di lavoro.

Manca il riconoscimento dei differenziali economici, non vengono riconosciute indennità aggiuntive per il lavoro svolto in sala operatoria o nella rete della emergenza-urgenza, non è stato regolamentato il tempo di vestizione e svestizione. Vi è poi la mancata osservanza di sentenze giudiziarie che hanno visto l’Azienda soccombere ed essere condannata al risarcimento per violazione del contratto. I lavoratori si sono visti decurtare del 30 percento questo risarcimento.

E, in tutto ciò, c’è stata anche una chiusura del commissario straordinario, assente dai tavoli di trattativa e non disposto al dialogo”.

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