Giannoni: “Infermiere lavoro che non piace più. Stipendi bassi e carichi enormi”

Il coordinatore regionale Toscana del sindacato infermieristico Nursind è tornato a parlare della carenza di Infermieri sia per quanto riguarda la regione in questione che per l’Italia. Nelle ultime settimane le notizie di infermieri che hanno deciso di abbandonare il nostro Paese per mete più appetibili (da un punto di vista economico) si sono riversate a catena su tutti i quotidiani.

Nell’intervista realizzata da “La Nazione, Giampaolo Giannoni, ha affermato: “Dopo la pausa estiva, tutti i servizi sono stati riaperti e, data la cronica scarsità di personale, i sanitari sono costretti a continui rientri per garantire i servizi. Così, le aziende sanitarie ricorrono alle cosiddette prestazioni aggiuntive, che finiscono per pesare sui bilanci, anche se in un capitolo di spesa diverso rispetto alla voce ‘personale’ e per questo non interessato dai tetti di spesa. Al sindacato sono arrivate segnalazioni di personale infermieristico costretto a lavorare nell’arco della stessa giornata sia la mattina che la notte per coprire i turni, pratica vietata ormai da anni dalla normativa.

La situazione più difficile è però probabilmente quella dell’Ausl Toscana Centro, dove almeno fino a fine anno non sono state previste né autorizzate assunzioni di infermieri. Qui spesso non vengono rinnovati neppure gli interinali, che potrebbero dare un po’ di respiro al personale. Altrettanto critico il quadro all’Azienda ospedaliera universitaria pisana, dove mancano 100 infermieri”.

E sulla scarsa appetibilità della professione ha affermato: “La nostra professione prevede ormai carichi di lavoro insostenibili, stipendi non adeguati e progressioni di carriera inesistenti. Tutti aspetti che ci preoccupano soprattutto in prospettiva, quando a questa scarsità di forze fresche si affiancheranno i pensionamenti”

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