Una cabina, simile a quelle telefoniche, per effettuare il tampone per il coronavirus a un alto numero di persone in pochi minuti per ciascuna. L’idea arriva da Seul, Corea del Sud, ed è stata presa in prestito da un’azienda piacentina per un progetto da sottoporre al vaglio della Ausl locale. Lo riporta la Libertà di Piacenza.
Food and Pharma Systems (Fps) di Fiorenzuola d’Arda ha raccolto l’idea coreana e l’ha fatta propria. Le cabine consistono in “scatole” sterili alte due metri e dieci, larghe e profonde 80 centimetri, facilmente trasportabili e, secondo i progettisti, in grado di eseguire tra i 12 e i 15 tamponi in un’ora. Sono due cabine, in una si preleva il tampone, mentre l’altra viene disinfettata in pochi minuti. Carlo Corsini, titolare e direttore generale di Fps, azienda con 90 dipendenti e un ramo a Filadelfia che opera nel settore alimentare, chimico e farmaceutico, spiega al quotidiano piacentino di aver voluto “far qualcosa per aiutare il sistema sanitario contro la pandemia”. Fps costruisce impianti per il contenimento delle polveri.
Queste cabine sarebbero “isolatori per tamponi” e potrebbero essere posizionate sotto i condomini, nei quartieri, per fare i tamponi a persone in fila. “Il paziente entra nella cabina strutturata con pannelli trasparenti, di fronte ha l’operatore che tramite guanti farà il tampone il quale viene fatto uscire da una sorta di cassetto in un sacchettino anti contaminazione”. “Siamo al prototipo”, dice sul costo, “ma si può pensare sui 7-10 mila euro, a Piacenza questa cabina verrebbe donata all’Ausl”.