Nursing UP: mobilitazione contro il demansionamento

E’ scattata da oggi la mobilitazione del sindacato infermieristico Nursing Up contro il demansionamento e l’utilizzo improprio del personale infermieristico in attività non inerenti il profilo professionale. La mobilitazione, in Piemonte, terminerà il 10 maggio con una manifestazione in Piazza Castello, a Torino.

La mobilitazione durerà, a detta del sindacato, finché non si interverrà in maniera decisa relativamente alla questione di carenza cronica di personale Infermieristico che rischia di aggravarsi anche in considerazione della quota 100.

In una nota il sindacato spiega le ragioni della protesta:

Solo in Piemonte i pensionamenti potranno portare un vero e proprio esodo di quasi 1260 infermieri, tra coloro che hanno raggiunto la normale età pensionabile e coloro che potranno sfruttare “Quota 100” (sono circa 700 su base regionale). Un fatto che non può essere ignorato e va affrontato con un’azione immediata per pianificare le assunzioni. Ciò prima che l’emergenza si trasformi in una vera catastrofe. Per il nostro sindacato degli infermieri è giunta l’ora di serrare i ranghi della categoria. Sopportiamo da troppo tempo condizioni di lavoro inaccettabili, a fronte di un’evoluzione della figura dal punto di vista della responsabilità professionale e dell’inquadramento ordinistico (l’albo nazionale oggi conta 450mila unità, di cui 270mila in forze alla Pubblica amministrazione) che è priva dei relativi riconoscimenti al livello di valorizzazione. Ciò crea una situazione di sfruttamento pericoloso da parte delle Aziende.

Vogliamo, dunque, lottare tutti insieme, uniti e solidali, contro il demansionamento degli infermieri per esercitare la professione senza doverla sacrificare a logiche di risparmio che danneggiano l’assistenza ai cittadini.

È necessario un grado maggiore di consapevolezza da parte di ognuno su questa basilare questione. Non è più pensabile sminuire la funzione degli infermieri, ce lo chiede in primis la gente, che attende mesi in lista d’attesa per accedere ad una visita specialistica. Occorre, oggi, senza attendere oltre, un cambiamento culturale per aiutare gli infermieri a fermare le pericolose ricadute che tale fenomeno comporta da un punto di vista qualitativo.

Con la campagna nazionale #noaldemansionamento,  gli infermieri “intendono richiamare le Aziende sanitarie alle loro responsabilità, informare i professionisti sulla problematica e affrontarla insieme, anche acquisendo dai colleghi le denunce di ciò che accade. E le denunce verranno tramutate in ricorsi. Il nostro non sarà solo un momento di protesta, ma coinvolgeremo i cittadini, proponendo attività gratuite come la misurazione della pressione, e infopoint, che vedranno gli infermieri espletare alcune procedure di esclusiva competenza professionale infermieristica.”