Diario Concorso N. 5 Infermieri tempo Indeterminato ASST Papa Giovanni XXIII Bergamo

In relazione al concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di cinque posti di collaboratore professionale sanitario – infermiere – categoria D, (deliberazione n. 518 del 24 marzo 2016 – BURL n. 14 del 6 aprile 2016 – Gazzetta Ufficiale n. 30 del 15 aprile 2016) di cui tre posti riservati alle categorie già indicate nel bando di concorso, si comunica il seguente calendario.

Prova scritta

I candidati idonei alla preselezione ed in possesso dei requisiti formali e sostanziali sono ammessi alla prova scritta e
dovranno presentarsi, senza nessun ulteriore avviso, in data giovedì 24 novembre 2016.  L’elenco degli ammessi sarà pubblicato sul sito aziendale www.asst-pg23.it, nella sezione Concorsi – Graduatorie di concorsi e avvisi giovedì 17 novembre 2016 e contestualmente verranno indicati la sede e l’orario di svolgimento della prova scritta.
Gli elenchi dei candidati non ammessi, poiché privi dei requisiti richiesti dal bando ovvero non idonei alla preselezione, saranno pubblicati nella medesima sezione.  L’esito della prova scritta con l’elenco dei candidati ammessi alla prova pratica, nonché la sede e l’orario dello svolgimento della medesima, sara’ pubblicato sul sito aziendale www.asst-pg23.it, nella sezione Concorsi – Graduatorie di concorsi e avvisi nel pomeriggio di martedì 29 novembre 2016.

Prova pratica e prova orale

La prova pratica si svolgerà giovedì 1° dicembre 2016. L’esito della prova pratica con l’elenco dei candidati ammessi alla prova orale, nonché la sede e l’orario dello svolgimento della medesima, sarà pubblicato sul sito aziendale www.asst-pg23.it, nella sezione Concorsi – Graduatorie di concorsi e avvisi nel pomeriggio di lunedì 5 dicembre 2016.
La prova orale avrà luogo nei giorni 7 – 12 – 13 – 14 – 15 e 16 dicembre 2016 con eventuale prosecuzione in altre giornate, in base al numero dei candidati idonei.
Di seguito si forniscono le seguenti indicazioni:

  • i candidati dovranno presentarsi ad ogni prova muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità; la mancata presentazione sarà considerata quale rinuncia alla partecipazione al concorso;
  • il materiale per lo svolgimento delle prove sarà fornito dall’Azienda;
  • durante le prove è vietata, pena l’esclusione, la consultazione di qualsiasi manoscritto, libro o pubblicazione, nonché l’utilizzo del telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici.
  • non sarà ammesso a sostenere la prova il candidato che si presenterà ad appello concluso.

La presente comunicazione ha valore, a tutti gli effetti, di notifica agli interessati, cosi’ come previsto nel bando di concorso. La pubblicazione sul sito dell’Azienda dei risultati delle prove di concorso, nei modi e nei tempi sopra indicati, avrà valore di notifica nei confronti dei candidati ammessi e non ammessi alle prove.  Non verranno comunicati telefonicamente gli esiti delle prove.
Il presente diario è altresì pubblicato sul sito aziendale www.asst-pg23.it, nella sezione Concorsi – Calendari prove
concorsuali.
Tratto dalla Gazzetta Ufficiale: Gazzetta Ufficiale

Latest from Blog

Roma, 17 nov. (askanews) - “Il Governo ci ascolti, non può ignorare piazze così partecipate da Nord a Sud come quelle degli infermieri di oggi. Lo sciopero di 24 ore indetto dal Nursind solo da stamattina ha già visto l’astensione dal lavoro di circa il 75% del personale interessato, al netto, naturalmente, di chi doveva garantire i servizi essenziali”. Lo dice in una nota Andrea Bottega, segretario nazionale del primo sindacato autonomo degli infermieri. “Con attività ambulatoriali e sale operatorie sospese, i cittadini, purtroppo, stanno subendo grandi disagi, ma il vero problema è che la situazione eccezionale di oggi diventerà a breve la normalità”, prosegue Bottega. “La nostra è una protesta sentita. Con un messaggio chiaro alle istituzioni: di questo passo il Servizio sanitario nazionale rischia di rimanere senza infermieri. Scenario che comporta un inevitabile scivolamento verso una privatizzazione dei servizi, i cui costi ricadranno, ancora una volta, sulle tasche delle persone. Una ragione in più – conclude il segretario – per non arrenderci. Se le nostre istanze non verranno accolte, infatti, la protesta andrà avanti. La posta in gioco, e cioè la sopravvivenza della sanità pubblica, è troppo alta”.