Primo intervento robotico pediatrico sul reflusso al mondo realizzato a Siena

Un eccezionale intervento di chirurgia robotica pediatrica, il primo in Toscana e tra i primi al mondo, è stato effettuato al Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena su una bambina con un quadro clinico complesso e affetta da totale reflusso gastroesofageo che ne impediva l’alimentazione, con conseguenti ripetute infezioni bronco-polmonari. La piccola paziente, di tre anni e mezzo, è stata operata in chirurgia pediatrica dell’azienda ospedaliera universitaria senese, diretta dal professor Mario Messina, con la collaborazione dei colleghi dell’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, con un intervento di deconnessione esofago-gastrica molto complesso, che è durato circa cinque ore.
L’operazione è stata resa possibile dal robot Da Vinci, che consente di lavorare con la massima precisione e la minima invasività sui pazienti pediatrici, entrando nella cavità addominale con tre piccoli fori che mantengono integra la parte muscolare, garantendo una rapida ripresa post-operatoria. Dopo che si era rivelato inefficace l’intervento di gastrostomia si è deciso di agire per una deconnessione, separando l’esofago dello stomaco.
“L’operazione- spiega il professor Mario Massina– ha quindi permesso di eliminare il problema del reflusso e la bambina ha iniziato ad alimentarsi da sola, con un notevole miglioramento della qualità della vita e una maggior serenità dei suoi genitori”.
Immediate le congratulazioni al professor Messina e alla sua equipe dell’assessore regionale per il Diritto alla Salute, Stefania Saccardi la quale evidenzia un dato ulteriore: “La bambina operata veniva dalla Calabria- evidenzia- a dimostrazione che il servizio sanitario toscano non cura solo i cittadini toscani, ma anche tutti coloro che vengono da fuori nelle nostre strutture, dove sanno di trovare grande competenza e professionalità e altissimi livelli di qualità”. L’intervento è stato effettuato a maggio e la bambina, originaria della Calabria, da pochi giorni è tornata a casa con risoluzione dei problemi gastroenterologici e nutrizionali, e continuerà ad essere monitorata dallo staff diretto dal professor Messina. “La buona riuscita dell’operazione- conclude Messina- è il frutto del lavoro multidisciplinare che ha visto coinvolti, oltre alla chirurgia pediatrica, i pediatri, gli anestesisti, la terapia intensiva, gli infermieri e il personale di sala operatoria, tutti professionisti altamente specializzati nella gestione di casi complessi”.
 
Fonte: Dire.it

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