La diffusione degli ambulatori infermieristici rappresenta un nodo strategico del sistema delle cure primarie perché, operando in stretta connessione funzionale con i MMG e la rete dei servizi, consentono il monitoraggio dei fattori di rischio nella popolazione e la gestione dei soggetti con patologie cronico degenerative, oltre a fornire risposte assistenziali adeguate nei confronti di eventi acuti. Gli Ambulatori Infermieristici prevedono la “presa in carico” della persona attraverso la valutazione del bisogno di assistenza, l’uso di metodologie e strumenti di pianificazione per obiettivi e di adeguati strumenti informativi (cartella infermieristica).
Assolvono alla funzione dell’infermieristica in ambito comunitario, in un ottica di multidisciplinarietà; essi si integrano nei processi distrettuali e, qualora i bisogni dell’assistito richiedono una forte integrazione sociosanitaria, prevedono l’utilizzo di metodologie per la Valutazione Multi Dimensionale (VMD), contribuendo alla stesura del Piano Assistenziale Individuale (PAI).
Per ambulatorio Infermieristico si deve intendere la struttura o luogo fisico, collocata nel territorio e/o in ambito ospedaliero, preposto alla erogazione di cure infermieristiche organizzate e gestite direttamente da personale infermieristico, che ne è responsabile ai sensi del DMS 739/94 e della legge 251/00, articolo 1, commi 1 e 3., per quei pazienti che non richiedono ricovero neanche a ciclo diurno.
Il modello dell’Ambulatorio Infermieristico, risponde all’esigenza di:

  • migliorare l’accessibilità e la fruibilità da parte dei cittadini dei servizi sanitari e delle prestazioni di assistenza sanitaria primaria (livello di primary care), anche in stretta collaborazione funzionale con il Punto Unico di Accesso sociosanitario (PUA);
    costituire una cerniera tra i servizi ospedalieri, territoriali (di assistenza domiciliare, salute mentale, geriatria, materno-infantile, disabilità degli adulti e dei bambini, specialistica ambulatoriale e Medici di Medicina Generale ) al fine di assicurare la continuità assistenziale;
  • garantire risposte appropriate ai bisogni di assistenza infermieristica della popolazione attraverso l’uso di metodologie e strumenti di pianificazione per obiettivi e la definizione di percorsi assistenziali integrati;
  • promuovere nelle persone i processi di autocura (self care), anche al fine di realizzare una partecipazione attiva e consapevole alle scelte di natura assistenziale (Empowerment del Cittadino);
  • promuovere l’attività di prevenzione ed educazione alla salute.

Riconoscono la piena assunzione di responsabilità e l’autonomia dell’infermiere nell’organizzazione e nella gestione dell’assistenza secondo quanto previsto dalla normativa che regola l’esercizio professionale (DMS 739/94, Patto Infermerie-Cittadino 1996, L.42/99, Codice Deontologico 1999, Legge n°251/00, Legge n°1/2002, Ordinamenti Didattici delle Classi di Laurea/02).
Nell’ambito delle proprie funzioni, gli ambulatori infermieristici promuovono nelle persone i processi di autocura, anche al fine di realizzare una partecipazione attiva e consapevole alle scelte di natura assistenziale, contribuendo così ai processi di empowerment del cittadino, che costituiscono uno degli elementi chiave del presente Piano Sanitario. Nell’ambito dei processi assistenziali sono inseribili ulteriori prestazioni riconducibili a quelle previste nel profilo professionale (DMS 739/94). In questo caso le Aziende dovranno provvedere con propri atti all’inserimento di dette prestazioni nei nomenclatori-tariffari aziendali e specificare essere a completo carico dell’utenza.
L’attività degli Ambulatori infermieristici è sistematicamente rilevata e trasmessa al Sistema Informativo Aziendale. Le prestazioni infermieristiche il cui codice è presente nel nomenclatore tariffario della Regione Lazio, sono trasmesse all’Agenzia di Sanità Pubblica per la registrazione nel flusso SIAS. Il SIAS prevede un campo, “CODAMB”, colonna 127-130 del file sanitario, che identifica la sede ambulatoriale che effettua la prestazione. Per l’ambulatorio infermieristico deve essere utilizzato il codice “04” seguito da un numero progressivo per n totale di 4 caratteri. Pertanto, se la struttura principale ha due ambulatori infermieristici registrerà il primo con “0401” e il secondo con “0402”. Quindi, alla struttura SIAS le informazioni saranno registrate con: Codice ASL; Codice SIAS, Prestazione (codice, quantità, importo, specialità, etc) e il campo Codice Ambulatorio codificato come sopra descritto.
Le prestazioni infermieristiche non comprese nel nomenclatore tariffario dovranno essere trasmesse all’Assessorato alla Salute e all’ASP per la valutazione periodica delle attività implementate. Queste le prestazioni registrate nel SIAS:

  • Accertamento e valutazione infermieristica, per l’identificazione dei bisogni assistenziali e delle abilità residue.
  • Presa in carico e formulazione del Piano Assistenziale: definizione degli obiettivi e degli interventi previsti per il raggiungimento di questi ultimi. (VISITA GENERALE: Visita specialistica, prima visita)
  • Monitoraggio e valutazione infermieristica successiva, per rilevare l’appropriatezza degli interventi o l’individuazione di nuovi bisogni assistenziali e/o criticità non rilevate nel primo accertamento.
  • Definizione del piano di continuità assistenziale e individuazione di nuovi obiettivi.
  • Valutazione dei risultati ottenuti e eventuale riformulazione del Piano Assistenziale. (ANAMNESI E VALUTAZIONE, DEFINITE BREVI . Visita successiva)
  • Prelievo di sangue capillare;
  • Prelievo di sangue venoso;
  • Prelievo microbiologico;
  • Fasciatura semplice;
  • Bendaggio adesivo elastico;
  • Medicazione delle ustioni;
  • Altra irrigazione della ferita;
  • Irrigazione del catetere vascolare;
  • Irrigazione [disostruzione] dello shunt arterovenoso;
  • Irrigazione o medicazione dell’occhio;
  • Terapia educazionale del diabetico per seduta individuale (Ciclo di dieci sedute);
  • Terapia educazionale del diabetico per seduta collettiva (Ciclo di dieci sedute);
  • Medicamento respiratorio somministrato per mezzo di nebulizzatore, aerosolterapia Per seduta (Ciclo di dieci sedute);
  • Iniezione o infusione di altre sostanze terapeutiche o profilattiche incluso: via ipodermica, intramuscolare, endovenosa. Escluso: steroidi cod.99.23, sostanze ormonali cod. 99.24.1, farmaci antitumorali cod. 99.25. Escluso costo del farmaco.
  • Iniezione di steroidi: iniezione di cortisone, impianto sottodermico di progesterone, impianto sottodermico di altri ormoni o anti-ormoni;
  • Iniezione o infusione di antitumorali non classificati altrove;
  • Cateterismo vescicale.

L’accesso agli Ambulatori Infermieristici viene regolato dal CUP o re-CUP previa presentazione della prescrizione medica (MMG o specialista), ma è prevista anche la modalità di accesso diretto, mediante la quale gli utenti potranno rivolgersi direttamente all’ambulatorio infermieristico ed usufruire delle relative prestazioni (pagando il ticket o la prestazione per intero). In quest’ultimo caso il medico, della struttura erogratice, prescrive direttamente su proprio ricettario regionale la prestazione eseguita.
Quanto ai requisiti strutturali, impiantistici e tecnologici, la dotazione minima per l’attività ambulatoriale deve rispondere ai contenuti della normativa vigente (DCA n. 90/2010).
 
 
 
 
Fonte: infermiereliberoprofessionista

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