L’emottisi che consiste nell’espettorazione dai polmoni o dall’albero tracheobronchiale di sangue o di escreato ematico, molto spesso spaventa il paziente e gli sembra di cattivo augurio. Un sanguinamento da bocca, gola, nasofaringe o dal tubo digerente è talvolta confuso con l’emottisi.
L’espettorazione di 200 ml di sangue in un singolo episodio suggerisce un sanguinamento grave mentre l’espettorazione di 400 ml in 3 ore o più di 600 ml in 16 ore segnala una crisi che mette in pericolo di vita il soggetto. L’emottisi il più delle volte è causata da una bronchite cronica, carcinoma broncogeno o bronchiettasie. Essa può essere causata anche da malattie di natura infiammatoria, infettiva, cardiovascolare o da disturbi della coagulazione. In una percentuale che può arrivare al 15% dei pazienti le cause sono sconosciute. Raramente essa è causata dalla rottura di un aneurisma aortico. Le cause più comuni di emottisi imponente sono il tumore al polmone, le bronchiettasie, la tubercolosi attiva e le malattie polmonari cavitarie secondarie ad infezioni necrotiche oppure a tubercolosi. Numerosi processi fisiopatologici possono causare l’emottisi.

Interventi di emergenza

Se il paziente tossisce ed espettora copiose quantità di sangue può essere necessaria l’intubazione orotracheale. Aspirate spesso per rimuovere il sangue in quanto l’emottisi grave può causare un’ostruzione delle vie aeree ed asfissia. Inserire un’infusione endovenosa, per sostituire i liquidi, somministrare i farmaci e trasfondere il sangue, se necessario. Eseguire una broncoscopia d’emergenza per identificare la sede del sanguinamento. Controllare la pressione arteriosa e il polso per individuare la comparsa di ipotensione e tachicardia. Prelevare un campione di sangue arterioso per le analisi di laboratorio che servono a controllare la funzione respiratoria.

Anamnesi ed esame obiettivo

Se l’emottisi è lieve bisogna chiedere al paziente quando è iniziato l’episodio in corso. In precedenza aveva espulso sangue con la tosse? Quando sangue espettora in questo periodo? Con quale frequenza? Chiedete notizie anamnestiche in merito a malattie cardiache, polmonari o della coagulazione. Se il paziente è trattato con una terapia anticoagulante accertate qual è il farmaco assunto, il dosaggio, l’orario di somministrazione, la durata della terapia. Il paziente prende altri farmaci prescritti? Fuma?
Rilevate i segni vitali del paziente ed esaminate il naso, la bocca e la faringe per capire da dove proviene il sangue. Osservate la configurazione del torace e verificate la presenza di movimenti anormali o di retrazioni durante la respirazione e l’uso dei muscoli accessori. Osservate la frequenza, la profondità e il ritmo del respiro. Esaminate la cute per escludere lesioni cutanee.
A questo punto palpare il torace del paziente per determinare il livello del diaframma, la dolorabilità, l’escursione respiratoria, il fremito e le eventuali pulsazioni anormali. Procedete alla percussione per verificare se ci sono ottusità, risonanza, iperfonesi o timpanismo. Proseguite con l’ascoltazione dei polmoni, rilevando in particolare la qualità e l’intensità dei rumori respiratori. Ricercate la presenza dei rumori e dei soffi cardiaci e di sfregamenti pleurici. Raccogliere un campione di escreato e valutate il suo volume complessivo, la quantità di sangue che contiene, il colore, l’odore e la consistenza.

Considerazioni speciali

Se il paziente reagisce a questo segno preoccupante con ansia ed apprensione bisogna confortarlo e rassicurarlo. Se è necessario per proteggere il polmone che non sanguina mettete il paziente in decubito laterale, in modo che il polmone che si sospetta stia sanguinando sia in basso. Eseguite questa manovra con cautela perché l’ipossiemia può peggiorare quando il polmone sano è in alto. preparate il paziente per gli esami diagnostici che servono per stabilire le cause del sanguinamento. Questi possono comprendere: esame emocromocitometrico completo, le colture e lo striscio dell’escreato, radiografie del torace, studi sulla coagulazione, broncoscopia, biopsia del polmone, arteriografia e scintigrafia del polmone.

Consigli per il paziente

Spiegate l’importanza di riferire gli episodi ricorrenti. Date istruzioni al paziente per la raccolta dei campioni di escreato.

Aspetti pediatrici

L’emottisi in un bambino può essere causata dalla sindrome di Goodpasture, dalla fibrosi cistica o, raramente, dall’emosiderosi polmonare idiopatica primaria. Talvolta non può essere individuata la causa dell’emorragia polmonare che compare entro le prime 2 settimane di vita. In questi casi la prognosi è infausta.

Aspetti geriatrici

Se il paziente è in trattamento con anticoagulanti bisogna stabilire quali cambiamenti è necessario fare nella dieta o nell’assunzione di altre medicine (compresi i prodotti da banco e gli integratori naturali) perché questi fattori possono influenzare la coagulazione.
 
 
 
Fonte: Manuale Segni e Sintomi – Piccin

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