Gli studenti e il sindaco di Bracciano non ci stanno, contestano apertamente la decisione da parte dell’Università degli Studi di Roma di chiudere la sede distaccata del Corso di laurea in Infermieristica, sita proprio a Bracciano.
Gli studenti si sono affida proprio al comune, affidandogli una nota e facendo partire una raccolta firme per evitare che la sede venga chiusa, danneggiando gli studenti sia economicamente che logisticamente. La nuova sede, infatti, si troverebbe molto più lontana e i costi da sostenere sarebbero maggiori di quelli ad oggi sostenuti.
Nella nota si legge: “La recente decisione da parte della ASL Roma 4 di trasferire a Civitavecchia le attività della Facoltà di Scienze Infermieristiche di Bracciano, scelta sprezzante, autocratica e contraria ai principi di collaborazione tra Aziende Sanitarie Locali e Sindaci del territorio, rappresenta un’operazione che non possiamo non criticare con forza e veemenza sia nel merito che nel metodo.
Questa decisione non solo priva il nostro territorio di una delle sue risorse, ma mina anche i legami storici e culturali che uniscono la nostra comunità alla realtà universitaria, ormai radicata da anni. La nefasta decisione avrà conseguenze dirette non solo sulle opportunità di formazione dei nostri giovani, ma anche sulle prospettive economiche e culturali della nostra comunità.
Sotto l’aspetto meramente sanitario poi, la chiusura della sede universitaria di Via delle Coste, priverà l’Ospedale Padre Pio dell’effetto di fidelizzazione degli studenti in ottica di turnover del personale, oltrechè privare il territorio di un attivo centro logistico per la formazione.
Sono segnali di un nuovo pericoloso sbilanciamento dell’asse di equilibrio, all’interno della ASL, tra i nostri territori e Civitavecchia, equilibrio faticosamente ricostruito nelle gestioni degli ultimi Direttori Generali, Dott. Quintavalle e Dott.ssa Matranga.
Il metodo del nuovo Direttore Generale, Dott.ssa Marino, è antitetico ad un proficuo dialogo improntato alla collaborazione con i Sindaci dei territori, se è vero, come è vero, che questa decisione è calata dall’alto, senza possibilità di confronto preventivo, e non enunciata neanche nella sede istituzionale idonea, ovvero la Conferenza dei Sindaci sulla Sanità svoltasi recentemente ed in cui nessun accenno o menzione è stato fatto a quanto si voleva attuare.
In tutto questo risulta assordante il silenzio del centro destra regionale, ed in particolare del Capogruppo di Forza Italia Simeoni – forza politica che si è espressa favorevolmente rispetto alla nomina del nuovo Direttore Generale della ASL Roma 4 – dal quale ci saremmo aspettati un intervento su questo deplorevole caso. Le battaglie per il territorio non dovrebbero avere colore politico: quando si trattò di difendere l’Ospedale di Bracciano noi ci siamo stati, a colpi di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, sia contro la Giunta Polverini sia contro la Giunta Zingaretti.
Crediamo ancora che si possa tornare indietro su questa decisione, se solo ci fosse la volontà. Se dovremo dialogare, lo faremo. Se dobbiamo lottare, lotteremo. Perchè la difesa degli interessi dei nostri territori si dovrebbe fare a prescindere. Con i fatti e non con vuote enunciazioni elettorali”