L’ennesima aggressione ad un infermiere, stavolta all’Ospedale Santa Chiara di Trento, ha scatenato di nuovo le polemiche degli addetti ai lavori sulla sicurezza del personale all’interno dei presidi ospedalieri.
Un’infermiere è stato preso a pugni da un 43enne senza fissa dimora per cause ancora da accertare. Sul fatto è prontamente intervenuto il Nursind che in una nota ha rimarcato il fatto di dover intraprendere azioni utili al personale: “Della solidarietà e di atti formali istituzionali non ce ne facciamo più nulla, servono azioni più incisive, a costo di chiamare in campo l’esercito, presidiare gli ospedali, divenuti luoghi di violenze quotidiane. I fatti purtroppo continuano a ripetersi con frequenza preoccupante, il fenomeno ormai ha assunto rilevanza sociale.
Abbiamo chiesto e ottenuto la guardia armata reperibile su chiamata che vigila sulle zone sensibili e perimetro del Santa Chiara, a nostro avviso dovrà essere prevista in tutti i presidi ospedalieri periferici”.