Personale allo stremo a causa dei turni massacranti causati dalla carenza di infermieri, ormai cronica, e condizioni di lavoro diventate ormai inaccettabili.
Sono queste le cause alla base della fuga di Infermieri dal Policlinico di Messina, come evidenziato in una nota del Nursind, pubblicata dal quotidiano online “Messina Today”: “personale in fuga dal policlinico di Messina e dipendenti stressati dall’ambiente lavorativo, esattamente il contrario di quello che afferma in un comunicato il management aziendale. Infatti, mentre l’azienda continua a parlare di grande attenzione al benessere dei lavoratori, la realtà è un’altra e i dipendenti spesso non denunciano per timore di ritorsioni, omertà o altre motivazioni.
Il personale infermieristico assunto in sostituzione viene destinato in reparti di nuova istituzione, come la Riabilitazione cardiologica, dove saranno assegnate nuove unità in sostituzione di infermieri che, per vari motivi, non sono più in servizio in altre unità operative, di conseguenza, non verrà coperto il posto vacante, creando sempre nuove criticità.
Il ricorso sistematico agli ordini di servizio e al lavoro straordinario che rappresenta un indicatore inequivocabile della carenza strutturale di personale. Particolarmente preoccupante risulta la prassi degli “ordini di servizio su chiamata”, definita dal sindacato come “una modalità operativa priva di fondamento contrattuale che impone al personale sanitario di prestare servizio simultaneamente in due unità operative o addirittura in un intero dipartimento.
L’assenza dei buoni pasto pomeridiani e la mancanza della banca delle ore, bloccati nel contratto integrativo attuale, strumento obsoleto, in vigore da ben 17 anni che stenta per inerzia istituzionale ad essere sostituito da uno nuovo più allineato alle necessità attuali dei lavoratori del comparto. Da menzionare anche l’ex Peo, la cosiddetta fascia che non viene concessa da 7 anni, per non parlare del problema parcheggi mai risolto, causa di stress lavoro correlato già prima di iniziare il proprio turno di lavoro”.