2500 dipendenti dell’ASST di Lecco vantano ferie non fruite e straordinari non pagati per numeri che sono quasi inimmaginabili.
Infermieri, OSS, Ostetriche, tecnici di laboratorio, tecnici della riabilitazione: se tutti decidessero di reclamare i 48 mila giorni di ferie arretrate, ospedali, ambulatori e tutti servizi territoriali chiuderebbero, senza riuscire più a garantire l’assistenza ai pazienti in tutti gli ambiti.
E’ questa la fotografia che viene scattata dal quotidiano online “Il Giorno” che, oltre alle ferie arretrate, tiene conto anche delle ore si straordinario: ben 158 mila. Il tutto è dovuto alla carenza di personale in primis e, successivamente, al fenomeno delle dimissioni. Oltre 300 infermieri, infatti, negli ultimi mesi, hanno deciso di licenziarsi per lavorare o nel privato oppure hanno direttamente cambiato lavoro.
I rappresentanti sindacali di diverse sigle hanno lanciato lo stato di agitazione, elencando una serie di problematiche importanti: “mancata definizione e attivazione di smaltimento ferie arretrate maturate, mancata applicazione di una matrice turni trimestrale, carenze strutturali, eccessivo utilizzo dello strumento della mobilità d’urgenza, eccessivo utilizzo del personale interinale.
È vero, la carenza di personale sanitario è un problema nazionale. Nella nostra ASST tuttavia non sono nemmeno capaci di non far scappare le persone che ci sono: negli ultimi 9 mesi si stima che si siano dimessi in 200″.