Un fatto accaduto lo scorso 9 Marzo 2023 e che ora è alla ribalta dei quotidiani a causa delle dichiarazioni rilasciate da un anestesista.
Si parla della morte di una donna di 71 anni alla clinica privata Maria Pia Hospital di Torino a causa di un errore trasfusionale. Alla donna, infatti, sarebbe stata iniettata una sacca di globuli rossi destinata, in realtà, ad un altro paziente. 15 minuti fatali per la donna che le sono costati la vita. Il medico e l’infermiere in turno ora sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo e falso ideologico in atto pubblico.
L’inchiesta ha accertato che l’infermiere, 54 anni avrebbe applicato alla paziente la sacca di sangue destinata a un uomo che aspettava di ricevere la sua seconda trasfusione, dopo una prima infusione. Dall’analisi dei documenti, poi, sarebbe emerso che le firme sui moduli per il controllo della trasfusione sarebbero state apposte in anticipo senza la reale verifica di compatibilità.
Dalle indagini è emerso come sia il medico che l’infermiere sarebbero stati d’accordo nel cercare di nascondere l’accaduto ma l’anestesista, chiamata per l’urgenza occorsa in reparto e tentando di rianimare la donna 71enne per oltre 50 minuti, aveva notato che la paziente stava infondendo del sangue che non avrebbe dovuto infondere. Venne addirittura convocata ad una riunione in cui le fu chiesto se era disposta a cancellare la circostanza dalla cartella clinica.
Il medico e l’infermiere si dissero davvero molto preoccupati di perdere il lavoro, avendo una famiglia. Ma l’anestesista fu irremovibile e dichiarò: “Io non sono madre, ma se avessi un figlio gli insegnerei cos’è la verità”.
Si attendono ulteriori sviluppi.