E’ stato presentato nei giorni scorsi il progetto “Hello Pet” che permette ai pazienti dell’ospedale di Biella di incontrare il proprio animale domestico durante il periodo di degenza.
La FNOPI ha parlato dell’iniziativa con un comunicato stampa in cui si legge:
“L’impossibilità per un giovane paziente, ricoverato con una diagnosi che non lasciava speranze, di poter riabbracciare un’ultima volta il suo cane, è diventato stimolo per due infermieri dell’Asl di Biella, Marco Casarotto – coordinatore infermieristico SC Cardiologia – e Dino Stefano Di Massimo – dirigente delle Professioni Sanitarie presso SS Ufficio Qualità e Accreditamento – di ideare il progetto HelloPet!
Pensato nel 2019, HelloPet! è stato promosso e voluto dalla Direzione delle Professioni Sanitarie, diretto dalla dottoressa Antonella Croso dell’Asl di Biella. All’interno dell’ospedale, dopo la pandemia, è stata allestita un’area apposita, inaugurata nel 2022, dove il personale sanitario accompagna i pazienti, sia allettati che in sedia a rotelle, ad incontrare il proprio amico a quattro zampe. Si rivolge ai pazienti adulti ricoverati per un periodo superiore ai 15 giorni, pazienti pediatrici anche per un tempo inferiore e pazienti in fine vita, in base alle loro condizioni cliniche.
Alla base del progetto, a pieno titolo all’interno del percorso di umanizzazione delle cure, c’è la dimostrazione che la possibilità di mantenere un rapporto affettivo con il proprio animale da compagnia può incidere in maniera positiva sul percorso di cura, contribuendo a migliorare la qualità dell’assistenza e a rendere il ricovero meno stressante e traumatizzante per il paziente.
L’iniziativa dei due infermieri della Asl di Biella, quest’anno, è riuscita a distinguersi tra 57 i progetti provenienti da tutta Italia e candidati alla 14esima edizione del Premio Andrea Alesini per le Buone Pratiche in Sanità promosso da Cittadinanzattiva dove HelloPet! si è classificato al terzo posto per essere, non solo una bella storia da raccontare, ma soprattutto un esempio da seguire”.