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Perché sempre più Infermieri lasciano il lavoro?

L’infermieristica da molti è considerata una professione nobile che si occupa della promozione della salute e dell’assistenza che, nel corso degli anni, è divenuta sempre più complessa. Gli infermieri lavorano in vari contesti, inclusi ospedali, cliniche, strutture di assistenza a lungo termine, scuole e centri sanitari comunitari. Tuttavia, come qualsiasi altro lavoro, l’assistenza infermieristica può essere impegnativa e stressante, il che può portare alcuni infermieri a considerare di abbandonare la professione. Ed è proprio quello che sta accadendo nel corso degli ultimi mesi. Sempre più colleghi decidono di abbandonare il cosi detto “posto fisso” per dedicarsi ad altri lavori.

Ci sono vari motivi che possono portare alla decisione di lasciare il lavoro, e questi motivi possono essere sia personali che professionali. Alcuni motivi comuni includono il burnout, mancanza di soddisfazione sul lavoro, retribuzione insufficiente, conflitti sul posto di lavoro e risorse insufficienti. Abbiamo provato ad elencare alcuni tra quelli che consideriamo i motivi cruciali che fanno considerare ai nostri colleghi di abbandonare la professione infermieristica.

Burnout

Il burnout è uno stato di esaurimento fisico, emotivo e mentale causato da uno stress prolungato. Gli infermieri, nel corso di questi ultimi 3 anni, hanno visto aumentare i carichi di lavoro in maniera esponenziale e, occupandosi di pazienti esigenti, possono sentirsi in burnout. Il burnout può portare a una mancanza di motivazione, diminuzione della soddisfazione sul lavoro e persino problemi di salute fisica come insonnia e mal di testa.

Mancanza di soddisfazione lavorativa

Gli infermieri che non si sentono apprezzati, sottovalutati o non supportati nel loro lavoro, possono perdere la motivazione e sentirsi insoddisfatti. Possono ritenere che i loro sforzi non vengano riconosciuti o che non abbiano le risorse necessarie per fornire un’assistenza di qualità ai loro pazienti. Ciò può portare a frustrazione e insoddisfazione, che alla fine possono portare alla decisione di abbandonare la professione.

Stipendi bassi in relazione alle responsabilità

Nonostante sia una professione essenziale ed esigente, gli stipendi infermieristici sono spesso inferiori a quelli di altri professionisti sanitari. Gli infermieri che lottano per far in modo che la loro professione venga riconosciuta economicamente, dopo anni di lotte, possono scoraggiarsi e decidere di cercare lavori meglio pagati altrove.

Conflitto sul posto di lavoro

Il conflitto sul posto di lavoro può essere una fonte significativa di stress per gli infermieri. Gli infermieri che lavorano in ambienti in cui c’è mancanza di lavoro di squadra, interruzioni della comunicazione o conflitti con Coordinatore, Primario e semplicemente con i medici o i colleghi, si sentono di sicuro stressati e infelici. Un protrarsi di questa situazione potrebbe portare il collega a decidere di abbandonare la professione.

Risorse insufficienti

Gli infermieri che non dispongono delle risorse necessarie, come attrezzature, personale o formazione, per fornire un’assistenza di qualità possono sperimentare un senso di frustrazione. Questo può portare al burnout e alla mancanza di soddisfazione sul lavoro.

Se sei un collega e stai pensando di lasciare il tuo lavoro è importante considerare attentamente le tue opzioni e cercare il supporto di colleghi, psicologi o organizzazioni professionali. Potresti anche voler esplorare ruoli infermieristici alternativi o considerare di perseguire un’ulteriore istruzione o formazione per far avanzare la tua carriera.

In conclusione, l’assistenza infermieristica è una professione impegnativa ma gratificante che richiede lavoro, spesso, dedizione. Tuttavia, nella quotidianità ci troviamo ad affrontare varie sfide e fattori di stress che possono portare alla decisione di lasciare il lavoro. È essenziale affrontare queste sfide e cercare supporto per mantenere la soddisfazione sul lavoro e la salute mentale e fisica, sperando che si riesce ad arrivare al giusto riconoscimento economico equiparato alle responsabilità e che la nostra venga davvero considerata una professione “nobile”.

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