Alla luce di uno studio americano recentemente pubblicato e che ha preso come campione circa 74 mila Infermieri, si viene a conoscenza di come il numero di decessi aumenta in correlazione ai turni notturni e, in particolare, nei soggetti che lavorano di notte da più di 5 anni.
La categoria infermieristica e, in generale, tutti gli operatori sanitari, hanno un rischio più elevato di contrarre malattie cardiovascolari che possono portarli incontro al decesso. Per questi motivi il SATSE, sindacato autonomo infermieristico spagnolo, ha chiesto che gli Infermieri che abbiano compiuto più di 55 anni e che avessero lavorato più di 5 anni di notte, venissero esonerati dal turno notturno.
Il tutto senza che si verifichi una riduzione dello stipendio, visto i rischi ai quali sono sottoposti.
E noi in Italia ancora 5/7 notti e anche doppie al mese!Vergogna come alcuni procedimenti in EU Nn sono uguali per tutti i stati membri! MI CHIEDO,PERCHE PAGHIAMO FNOPI!
Da noi c’è il medioevo. Morto un infermiere se ne prende un altro….
In realtà: “morto un infermiere…i rimanenti devono coprire anche il suo turno”!!
Purtroppo in Italia non ci sara’ mai l attenzione dovuta verso gli Infermieri, categoria mal considerata mal pagata etc ect.
In altri paesi europei altra musica.
Basta ricordare gli ultimi rinnovi dei contratti….la differenza tra Infermieri e Medici la dice lunga….
Che tristezza.
Confermo…Io non faccio più le notti perché ho avuto un infarto….
io ho 60 anni e continuo a turnare di notte avendo alle spalle 30 anni di turni .questa è civiltà?