Intramoenia per gli Infermieri: per la FIALS è Sì

Il segretario del sindacato infermieristico FIALS ha preso a cuore la questione intramoenia per gli Infermieri dipendenti a tal punto da scrivere una lettera al Presidente della commissione di Igiene e Sanità che aveva già aperto le porte a quella che finalmente potrebbe valorizzare ancor di più la figura infermieristica, operando, magari, in piccoli ambulatori ospedalieri tutti infermieristici e affiancando la sua attività a quella dei medici.

Nella lettera si legge:

Finalmente la politica apre alla valorizzazione della figura dell’infermiere per l’attività libero professionale intramoenia, alla pari del personale medico, oltre a percorsi di specializzazione. É tempo di scelte coraggiose che sono necessarie anche alla luce del mutato quadro epidemiologico e nosologico della popolazione, lo chiedono gli infermieri e lo reclamano i cittadini. Certamente non sfugge al Presidente Sileri, come una recente ricerca Censis condotta per la Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi sul “mercato delle prestazioni infermieristiche private e l’intermediazione tra domanda e offerta”, dimostra che gli italiani chiedono di potenziare l’offerta di prestazioni infermieristiche sul territorio per i canali del servizio sanitario e supportare le famiglie nell’acquisto privato, ad esempio tramite i meccanismi della mutualità e assicurativi.

Siamo consapevoli e convinti che l’istituzione dell’attività libero professionale intramoenia per tutte le professioni sanitarie, permetterà di abbattere quel sommerso rilevante e crescente nel mercato delle prestazioni sanitarie: 6,3 milioni di italiani hanno acquistato prestazioni al nero, senza fattura, di questi 4,7 milioni in toto e 1,6 milioni in parte. La spesa privata al nero vale 1,4 miliardi, di cui 455 milioni al Nord, 150 milioni al Centro e 820 milioni al Sud-isole. Il 49,8% degli acquirenti di prestazioni infermieristiche dichiara di averle pagate al nero (il 37,2% in toto e il 13% in parte), con una oscillazione tra il 40,4% al Nord, il 47,5% al Centro ed il 58,8% al Sud-Isole.

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