Arriva l'Infermiere di famiglia in Lazio ma i medici sono contrari: "Figure che non si sa bene cosa facciano"

È approdato in Commissione Sanità Lazio, il testo che prevede l’istituzione dell’Infermiere di Famiglia, che prevede l’attivazione a livello distrettuale dei progetti innovativi e sperimentali di assistenza in cui l’infermiere garantisce al paziente lo sviluppo di un piano di cure personalizzato, mediante interventi domiciliari caratterizzati da competenze ad alta componente tecnico-scientifica, facilitando e favorendo il coordinamento e l’utilizzo appropriato dei diversi servizi.

Cosa prevede il testo della proposta di Legge “Disposizioni per la promozione dell’assistenza infermieristica familiare”

Nella Relazione si legge che l’infermiere deve:

analizzare i bisogni della famiglia, per gestire il processo assistenziale, per la presa in carico ‘pro attiva’ dei cittadini in collaborazione e sinergia con il medico di famiglia e garantire sul territorio la continuità assistenziale con particolare riferimento alle cronicità
 aiutare gli individui e le famiglie ad affrontare la malattia e la disabilità cronica, nei periodi difficili, trascorrere una gran parte del suo tempo nella casa del paziente
 essere in grado di agire sul territorio e conoscere la mappa dei servizi sanitari e sociali aiutando anche la persona sana ad evitare rischi sanitari
 facilitare le dimissioni dagli ospedali, fornendo assistenza a domicilio e sostituirsi al medico di base quando i bisogni sono di carattere infermieristico.

Art 2 (Progetto innovativo di assistenza infermieristica domiciliare)

Compatibilmente con il piano di rientro regionale è promossa l’attivazione a livello distrettuale dei progetti innovativi e sperimentali di assistenza in cui l’infermiere garantisce al paziente lo sviluppo di un piano di cure personalizzato, mediante interventi domiciliari caratterizzati da competenze ad alta componente tecnico-scientifica, facilitando e favorendo il coordinamento e l’utilizzo appropriato dei diversi servizi.

Art 3 (Formazione)

Al fine di perseguire tale scopo, la Regione prevede l’attivazione di percorsi di formazione ed aggiornamento del personale infermieristico, al fine di acquisire le competenze tali da assicurare un’assistenza domiciliare altamente qualificata al paziente ed ai suoi familiari.

Il provvedimento è proposto da Enrico Forte (Pd)  Paolo Ciani (Centro solidale) non ha di certo la strada spianata per l’approvazione sia per l’attuale commissariamento della sanità laziale che per la mancata disponibilità di risorse economiche che umane, sia per lo scetticismo dei medici di famiglia che non ritengono sia indispensabile istituire una figura nuova.

Pierluigi Bartoletti segretario Fimmg Roma (la Federazione Italiana dei Medici di Famiglia) e Vice Presidente OMCeO Roma, dichiara sulle pagine di Quotidiano Sanità : “Mi sembra una proposta un po’ fumosa e che frammenta ulteriormente il sistema creando altre figure che non si sa bene cosa debbano fare”

Maria Luisa Asta infermieristicamente.it/articolo/10243/infermiere-di-famiglia-arriva-in-lazio-la-proposta-di-legge-i-medici-scettici-figure-che-non-si-sa-bene-cosa-devono-fare/

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