Aggredisce il personale del pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova di Firenze: per questo un uomo di 31 anni di nazionalità tunisina è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile. Venersì sera ntorno alle 23 i militari sono intervenuti al pronto soccorso perchè un paziente aveva aggredito gli infermieri e una guardia giurata. Il vigilante e gli infermieri hanno tentato di contenere l’uomo, in stato di alterazione alcolica, mentre si dimenava insultando e cercando di colpirli con calci e pugni.
I carabinieri hanno bloccato il tunisino che, nel tentativo di scappare, ha cercato di colpire con una testata al volto un militare che tuttavia è stato colpito al petto. Bloccato definitivamente, i militari hanno accertato che l’uomo, una volta entrata al pronto soccorso per etilismo acuto, ha iniziato a prendersela con un’infermiera e con la guardia giurata, colpendoli con una sedia, pugni e calci. La guardia giurata ha riportato lesioni guaribili in 10 giorni. L’aggressore è stato identificato in un tunisino di 31 anni, in Italia senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine: E’ stato arrestato per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate.
Mercoledì scorso, invece, a Massa due infermiere e una operatrice sociosanitaria sono state aggredite da un paziente nel reparto di psichiatria del Noa all’ospedale unico della città toscana. “Episodi come questo purtroppo si ripetono praticamente ogni giorno in tutta Italia. É necessario far comprendere a tutti che è intollerabile che si usi la violenza nei confronti di chi, anche in momenti che possono essere drammatici o concitati, sta lavorando per salvare delle vite”, ha detto il coordinatore degli ordini delle professioni infermieristiche della Toscana Giovanni Grasso. “Auspico che il disegno di legge su questo argomento, in discussione in Commissione sanità del Senato, abbia una decisa accelerazione, magari rafforzato dalla proposta di procedibilità d’ufficio presentata sotto forma di emendamento”, ha concluso Grasso. “Nella loro organizzazione le Asl devono prevedere precisi protocolli a tutela del personale sanitario, in particolare in reparti delicati come quelli di psichiatria”, ha commentato la presidente dell’Opi di Massa, Morena Fruzzetti.