“Ancora una volta – dichiara Antonello Troya responsabile provinciale dell’Associazione nazionale Dializzati – siamo costretti a segnalare la mancanza di personale infermieristico al reparto di dialisi dell’ospedale di Cetraro. Una situazione al limite della decenza che affossa un servizio di qualità. Il personale infermieristico presente opera ogni giorno con dedizione e professionalità, ma c’è bisogno di nuove figure che possano proseguire nel lavoro e fare in modo che il reparto possa continuare a offrire quelle necessità operative di cui il paziente ha bisogno. Il dializzato come sempre è messo nella situazione di dover subire le mancanze di una sanità che stenta ancora a trovare la giusta adeguatezza sul territorio. Quanto sta accadendo a Cetraro è ignobile: pazienti costretti a continui spostamenti al nosocomio di Paola perché manca il personale a Cetraro. Due infermieri non garantiscono certamente quel livello di sicurezza cui il dializzato può legittimamente auspicare.
Una terapia dialitica comporta numerosi rischi: dal collassamento alla fuoriuscita degli aghi a qualsiasi altro problema cui seguono serie conseguenze. La riunione svoltasi alcune settimane fa, cui avevano partecipato medici, infermieri, personalità politiche, e responsabili delle associazioni di categoria, da una prima sommaria soluzione, non ha poi sortito l’effetto sperato, ovvero riuscire a garantire la reperibilità e la turnazione. Sono certo che il nuovo responsabile del servizio, il dr. Carlo Sapio, cui vanno i miei più fervidi auguri di buono lavoro, saprà trovare la soluzione a questo annoso problema, ponendosi in prima persona accanto al paziente e al personale infermieristico per una giusta e retta sanità. Al sindaco di Cetraro, Angelo Aita e al consigliere regionale, Giuseppe Aieta, propongo una protesta simbolica davanti al reparto di Dialisi, che possa richiamare l’attenzione degli organi competenti. Al direttore del distretto, Angela Riccetti, sempre a disposizione del malato, sollecito un incontro per scongiurare definitivamente questo problema e che le attenzioni per i dializzati non siano distratte da una malsana organizzazione dettata da problemi di bilancio”.