Carenza Infermieri, Valle d'Aosta: "Il rapporto Infermieri/pazienti è più che positivo"

Le stime nazionali della FNOPI secondo cui in Valle d’Aosta mancherebbero 266 infermieri hanno sollevato qualche preoccupazione tra gli operatori sanitari e nella popolazione. Tanto che l’assessorato alla Sanità, Salute, Politiche sociali e Formazione ha deciso di intervenire per chiarire alcuni dati e rassicurare i valdostani.
La premessa dell’assessorato è che “il rapporto medico/infermiere 1:3 non è l’unico parametro che, peraltro, deve essere considerato come ‘ideale’”. Partendo da ciò, l’assessorato illustra i dati sul personale medico e infermieristico raffrontandoli con la popolazione e spiega: “Ad oggi operano in Valle d’Aosta per conto del SSR   405 medici (3,2*1000 abitanti), compresi quelli di Continuità Assistenziale, i Liberi Professionisti e gli Specialisti ambulatoriali – Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta esclusi – contro i 328 dichiarati dall’indagine condotta dalla Fnopi. Gli infermieri, calcolati solo tra quelli occupati presso l’Azienda USL della Valle d’Aosta, sono 720 (5,7*1000 abitanti); mentre quelli iscritti all’Ordine sono, ad oggi, in totale 989, con uno scarto, dunque, di 269, di cui molti, presumibilmente, lavorano presso altre strutture regionali, ovvero in regime di Libera Professione o, ancora, sono inoccupati o in pensione, mantenendo l’iscrizione all’Albo Professionale. Dei 720 infermieri impiegati presso il SSR, approssimativamente 589 sono assegnati all’Area Ospedaliera e 131 operano in Area Territoriale”.
L’assessorato evidenzia quindi come, se si considerano le statistiche aziendali riferite al 2017, si osserva che “i posti-letto ospedalieri mediamente risultavano essere 400, con una presenza media giornaliera di 308 pazienti e di circa 145 infermieri nelle 24 ore dedicati esclusivamente alla degenza, generando così un rapporto infermiere/paziente più che positivo”.
A questi poi si aggiungono “gli infermieri occupati presso i servizi diagnostici e ambulatoriali, altrettanto importanti per la garanzia di assistenza all’utenza che vi accede”.
L’assessorato evidenzia, infine, come “negli ultimi anni, con l’inserimento della figura di supporto dell’Operatore Socio Sanitario (OSS), vi è stata un’ulteriore evoluzione. Oggi solo l’Ospedale regionale ne conta 237. In Valle d’Aosta gli OSS sono stati particolarmente valorizzati perché, sotto la responsabilità dell’Infermiere, rispondono ai bisogni primari della persona assistita, attività che prima era svolta dall’infermiere stesso. La loro presenza, utile all’interno di un sistema di presa in carico globale del paziente, ha consentito di sostenere e potenziare il ruolo dell’infermiere, che può così dedicarsi anche alla pianificazione, all’individualizzazione e all’umanizzazione dell’assistenza alle persone ricoverate e quelle a domicilio”.
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