Legge contro il dolore: a 10 anni dall'entrata in vigore ancora in pochi la conoscono

Combattere il dolore in tutte le fasi della malattia, inclusa quella terminale. E’ l’obiettivo della legge 38 ma, a dieci anni dalla sua entrata in vigore, a conoscerla “bene” è ancora solo un sanitario su 3, mentre ben il 63% dei cittadini afferma di non essere a conoscenza della normativa per l’accesso alle cure palliative e alla terapia anti-dolore. Per riaccendere l’attenzione sul problema torna, domenica 27 maggio, la 17/ma Giornata nazionale del Sollievo, istituita nel 2001 da un’idea della Fondazione Gigi Ghirotti e promossa da ministero della Salute e Conferenza delle Regioni, proprio per “promuovere la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di coloro che stanno ultimando il percorso vitale”.
La legge 38, sottolineano gli esperti, “rende l’Italia all’avanguardia”, eppure la sua conoscenza e applicazione è ancora a macchia di leopardo sul territorio: se infatti oltre il 90% dei medici di famiglia, secondo un’indagine della Federazione dei medici di medicina generale Fimmg, riferisce di prescrivere “sempre/spesso” una terapia nel corso di una prima visita di un paziente con dolore, solo un terzo dei sanitari conosce però in modo approfondito la legge ed il 15% afferma che il sistema di cure palliative non è disponibile sul proprio territorio. Lacune anche tra i cittadini: due italiani su 3 (63%), infatti, ancora non conoscono la normativa e tra le persone che dichiarano di essere affette da dolore cronico, il 45% vive da più di 6 mesi senza trovare soluzione al problema.
Un dato reso ancora più drammatico dal fatto che il 17% degli intervistati non trova rimedi efficaci per oltre 5 anni. Vi è però un dato positivo: le persone che hanno avuto accesso ai centri di terapia del dolore e agli hospice, rileva la Fondazione Ghirotti, ne sottolineano la dote di qualità umana e professionale. La situazione, afferma la Fondazione, resta però “ancora critica nella maggior parte delle regioni, con evidenti disomogeneità regionali: la sanità è ancora a macchia di leopardo e si evidenzia anche un ritardo nella formazione degli operatori sanitari, mentre emerge ancora poca attenzione alla registrazione del dolore”. Insomma, “troppe persone e famiglie – denuncia – vivono nella solitudine della ‘inguaribilità’. La lotta al dolore deve pertanto continuare ad essere una priorità nell’agenda politica”. Per la Giornata, sono 151 gli eventi e le iniziative in tutta Italia. Previste anche l’affissione di locandine nelle farmacie per iniziativa di Federfarma, visite gratuite in ambulatori di terapia del dolore, stand di associazioni di volontariato nelle piazze e l’attribuzione di riconoscimenti a strutture sanitarie distintesi nella umanizzazione delle cure. A Roma, una grande manifestazione si svolgerà presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli e nell’occasione sarà anche consegnato il riconoscimento ‘L’arte del sollievo’ intitolato a Fabrizio Frizzi, recentemente scomparso.
Fonte: ansa

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