Giornata mondiale sul lavaggio delle mani: la lotta alla sepsi parte da qui

Lavare le mani serve ad allontanare dalla cute i germi patogeni (che possono essere causa di malattia) presenti, attraverso un’azione meccanica. Bisogna dunque lavarle bene, non è sufficiente metterle sotto il rubinetto aperto.
Il 5 maggio è stato designato dall’Oms come Giornata mondiale sul lavaggio delle mani, e sia il ministero della Salute che l’Oms hanno prodotto guide semplici e utili per il lavaggio delle mani e una guida pratica su questo argomento è stata prodotta anche dalla Federazione degli infermieri, pubblicata sul sito “Infermieri per la salute”  ed è consultabile a questo link.
L’Oms pubblica anche una newsletter  che fornisce aggiornamenti e formule di advocacy da diffondere sul territorio.
Ecco cosa bisogna fare per essere sicuri di lavarle correttamente:
  • utilizzare sapone (meglio quello liquido della saponetta) e acqua corrente, preferibilmente calda. Il sapone liquido non è esposto all’aria e quindi non permette ai germi di proliferare, come invece può accadere sulla superficie della saponetta;
  • asciugare le mani possibilmente con carta usa e getta o con un asciugamano personale pulito o con un dispositivo ad aria calda;
  • non toccare rubinetti o maniglie con le mani appena lavate. Per chiudere il rubinetto usa una salviettina pulita, meglio se monouso;
  • applicare, eventualmente, una crema o lozione idratante per prevenire le irritazioni, in caso di detergenti troppo aggressivi o dopo lavaggi prolungati.
Per rimuovere i germi dalle mani è sufficiente il comune sapone, ma, in assenza di acqua, si può ricorrere ai cosiddetti hand sanitizers (igienizzanti per le mani), a base alcolica. Questi prodotti vanno usati quando le mani sono asciutte, altrimenti non sono efficaci. Se li usi frequentemente, inoltre, possono provocare secchezza della cute.
Le mani vanno lavate prima di:
  • mangiare
  • maneggiare o consumare alimenti
  • somministrare farmaci
  • medicare o toccare una ferita
  • applicare o rimuovere le lenti a contatto
e dopo:
  • aver tossito, starnutito o soffiato il naso
  • essere stati a contatto con persone malate
  • essere stati a contatto con gli animali
  • aver usato il bagno
  • aver cambiato un pannolino
  • aver toccato cibo crudo, in particolare carne, pesce, pollame, uova
  • aver maneggiato spazzatura
  • aver maneggiato denaro ecc.
  • aver usato un mezzo di trasporto (autobus, taxi, treno ecc.)
  • aver soggiornato in luoghi molto affollati come palestre, cinema, sale d’aspetto di aeroporti, ferrovie.
Nella Giornata mondiale sul lavaggio delle mani l’Oms chiede alle strutture sanitarie di prevenire la sepsi associata all’assistenza sanitaria attraverso l’igiene delle mani e l’azione di prevenzione e controllo delle infezioni (IPC).
Si stima che la sepsi colpisca oltre 30 milioni di pazienti ogni anno in tutto il mondo. Alla settantesima assemblea mondiale della sanità, nel maggio 2017, gli Stati membri hanno adottato una risoluzione sul miglioramento della prevenzione, della diagnosi e del trattamento della sepsi.
Le infezioni associate all’assistenza sanitaria sono comuni e costituiscono un fattore di rischio per lo sviluppo della sepsi, ma possiamo evitarlo secondo l’Oms.
L’efficace igiene delle mani gioca un ruolo chiave. In occasione della Giornata mondiale dell’igiene delle mani, l’obiettivo di tutti dovrebbe essere la prevenzione della sepsi nell’assistenza sanitaria.
E per il 5 maggio l’Oms invita all’azione così, con queste indicazioni e questi slogan:
Operatori sanitari: “Prendi 5 minuti per pulire le mani per prevenire la sepsi in assistenza sanitaria”.
Leader dell’IPC: “Sii un campione nel promuovere l’igiene delle mani per prevenire la sepsi nell’assistenza sanitaria”.
Responsabili delle strutture sanitarie: “Prevenire la sepsi nell’assistenza sanitaria, rendere l’igiene delle mani un indicatore di qualità nel proprio ospedale”.
Ministeri della salute: “Attuare la risoluzione contro la sepsi del WHA 2017 e rendere l’igiene delle mani un indicatore nazionale della qualità dell’assistenza sanitaria”.
Nella risoluzione si dice tra l’altro che le infezioni che possono portare alla sepsi possono spesso essere prevenute attraverso un’adeguata igiene delle mani, l’accesso a programmi di vaccinazione, migliori condizioni igienico-sanitarie e di qualità e disponibilità dell’acqua, e altre migliori pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni e quindi che gli Stati membri devono rafforzare le strategie esistenti o svilupparne di nuove che portino a programmi di prevenzione e controllo delle infezioni, anche rafforzando le infrastrutture igieniche, promuovendo l’igiene delle mani e altre forme di prevenzione delle infezioni e con il controllo delle migliori pratiche.
Gruppi di difesa dei pazienti: “Chiedi 5 attimi di mani pulite per prevenire la sepsi in assistenza sanitaria”.
Fonte: FNOPI

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