Maschera laringea: caratteristiche e posizionamento

Fino a qualche anno fa nessuno avrebbe mai pensato a qualcosa di diverso dall’intubazione orotracheale per ventilare in sicurezza un paziente in arresto respiratorio. Fortunatamente gli anni passano, la ricerca va avanti ed ecco che nascono i dispositivi sovraglottici. Di dispositivi sopraglottici ne esistono diversi, dal combitube al tubo laringeo, fino ad arrivare al più semplice: la Maschera Laringea.
È bene precisare fin da subito che i dispositivi sovraglottici non necessitano di chissà quali capacità per il loro inserimento, sono facili da usare, sicuri, e il più delle volte garantiscono una buona protezione dall’inalazione accidentale di reflussi gastrico-esofagei durante la ventilazione.
La Maschera Laringea, é composta da un tubo a doppio lume, uno per la ventilazione ed uno per l’aspirazione. Il tubo é collegato ad una cuffia di forma ellittica che va a posizionarsi sopra la laringe. La particolare forma della cuffia della maschera laringea permette una facile adesione all’aditus laringeo e ostruisce il passaggio dei reflussi gastrici dall’esofago. Interessante particolarità della Maschera Laringea é la possibilità di introdurla senza dover iper estendere il capo del paziente, caratteristica molto utile che ne permette l’uso anche sui sospetti traumi cervicali.
Ciò che però ci interessa particolarmente é che dato il suo semplice utilizzo anche gli Infermieri con un minimo di addestramento, possono farne uso. Questo rappresenta un fondamentale passo in avanti specie nel soccorso extra-ospedaliero, dove la maggior parte degli equipaggi lavorando in BLS, non hanno la possibilità di avvalersi di un medico anestesista per l’intubazione orotracheale del paziente. In oltre tale dispositivo potrà seguire il paziente anche nelle prime ore in PS supportando una pressione positiva di 40 cmH2O nelle vie aeree, garantendo cosí la possibilità di allaccio ai ventilatori meccanici.
Tecnica di Posizionamento:

  1. Si sceglie la misura della Maschera Laringea in base al peso del paziente con l’accortezza che in caso di dubbio é meglio scegliere la misura maggiore diminuendo il volume di gonfiaggio.
  2. Con la maschera completamente sgonfia si lubrifica la cuffia applicando un gel sulla superficie superiore, quella non a contatto con la laringe per intenderci.
  3. L’insermiento viene effettuato guidando la maschera con un dito contro il palato superiore del paziente, finché non si raggiunge la parte posteriore del faringe.
  4. Continuare l’inserimento fino a che non si incontra una certa resistenza.
  5. Mantenendo in posizione il tubo gonfiare con una siringa la cuffia della maschera, tastando la consistenza del cuffiaggio attraverso l’apposito cuscinetto di verifica esterno.
  6. Controllare il corretto posizionamento attraverso l’auscultazione e l’osservazione dell’espansione toracica. Una piccola perdita può essere normale, mentre una perdita importante é segno di un mal posizionamento del dispositivo.
  7. Una volta assicurato il corretto posizionamento, fissare con una benda o un cerotto il tubo.
    Collegare il pallone auto espandibile al tubo.

Da notare che esistono anche delle Maschere Laringee alternative, che possono essere inserite attraverso un particolare introduttore, ed alcune di queste permettono la veicolazione del tubo endotracheale per una intubazione classica del paziente. Siamo di fronte ad un presidio molto versatile, in grado di risolvere attraverso la sua semplicità e velocità d’uso diverse situazioni.
Persino gli ultimi protocolli ACLS ne consigliano l’utilizzo anche per i medici nelle intubazioni difficili grazie alla sua particolare efficienza.
 
Fonte: areanursing.wordpress.com

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