Assistenza infermieristica pre-operatoria al paziente

La fase pre-operatoria è una fase che inizia quando vi è la necessità di un intervento chirurgico e si protrae fino al giorno dell’intervento chirurgico quando il paziente viene trasferito sul lettino della sala operatoria. Questo periodo include tutte le valutazioni che devono essere effettuate sul paziente: valutazioni di carattere fisico, emozionale e culturale del paziente e non solo la valutazione dei parametri vitali e delle possibili complicanze o fattori avversi di quel determinato intervento. L’infermiere fornisce il supporto necessario e cerca di alleviare l’ansia legata all’intervento chirurgico durante il periodo pre-operatorio. La valutazione infermieristica pre-operatoria include un valutazione basale dello stato generale della salute del paziente ed è completata all’ammissione dello stesso nel reparto di degenza. Tra gli strumenti e i materiali utilizzati se ne trovano diversi ma è bene ricordare che gli stessi possono variare da intervento ad intervento. Questi sono:

  • Manicotto per la misurazione della pressione arteriosa;
  • Sfigmomanometro per la misurazione della pressione arteriosa;
  • Sensori per il pulsossimetro;
  • Pompa per soluzioni endovenose;
  • Calze antiembolia;
  • Calze antiembolia pneumatiche a compressione;
  • Tubi, drenaggi e set di per accesso endovenoso;
  • Spirometro incentivante;
  • Piccolo cuscino;
  • Equipaggiamento per la protezione individuale a seconda del caso e delle esigenze.

La procedura può variare a seconda dell’intervento ma di buona norma è importante effettuare questi passaggi:

  1. Controllare la cartella del paziente per il tipo di intervento e rivedere le prescrizioni mediche. Ricontrollare la raccolta dei dati infermieristici, la storia, l’esame fisico. Controllare che i parametri vitali siano stati registrati e comunicare qualsiasi tipo di anomalia che li riguarda.
  2. Controllare che l’insieme dei test diagnostici sia stato eseguito e che i risultati siano disponibili. Identificare e riferire i risultati anomali.
  3. Preparare il materiale necessario e portarlo al letto del paziente. Effettuare l’igiene delle mani ed indossare l’equipaggiamento per la protezione individuale se ci sono le indicazioni. Identificare il paziente.
  4. Chiudere le tende intorno al letto e chiudere la porta della stanza, se è possibile. Spiegare al paziente tutto quello che gli si sta per fare e la motivazione.
  5. Valutare i bisogni psicologici del paziente e della famiglia correlati all’intervento chirurgico. Stabilire una relazione terapeutica, incoraggiando il paziente a verbalizzare preoccupazioni o paure. Usare la capacità di apprendimento attivo, rispondendo alle domande e chiarendo eventuali disinformazioni. Utilizzare il tocco in modo appropriato per trasmettere un’empatia genuina.
  6. Identificare i bisogni di apprendimento del paziente e della famiglia. Assicurarsi che il consenso informato del paziente sia stato correttamente firmato e datato, davanti ad un testimone. Informarsi se il paziente desidera fare delle domande relative alla procedura chirurgica. Controllare la documentazione del paziente per determinare se le prescrizioni siano state completate. Se le disposizioni impartite anticipatamente dal malato impartite dal malato terminale non sono state ancora completate, discutere con il paziente la possibilità di completarle, se è opportuno. Se il paziente è stato già sottoposto ad un intervento, chiedergli di questa esperienza.
  7. IMG_4479
  8. Insegnare al paziente gli esercizi di respirazione profonda. Insegnare quanto riguarda la tosse e l’immobilizzazione del torace. insegnare quanto riguarda l’incentivazione della respirazione.
  9. IMG_4480
  10. Insegnare gli esercizi per le gambe se è opportuno. Aiutare il paziente a indossare le calze antiembolia e dimostrare come agisce l’apparecchio a compressione pneumatica. Insegnare al paziente a mobilizzarsi a letto.
  11. Bisogna insegnare al paziente ad utilizzare un cuscino o un asciugamani per comprimere la zona dove vi sarà l’incisione chirurgica. Chiedere al paziente di sollevare il ginocchio sinistro e insegnare allo stesso ad aggrapparsi alla parte destra delle protezioni laterali del letto quando si deve mobilizzare verso destra. Se il paziente si dovrà mobilizzare verso la parte sinistra dovrà piegare il ginocchio destro ed aggrapparsi alla parte sinistra delle protezioni laterali del letto.
  12. IMG_4481
  13. Se il paziente si deve mobilizzare verso la parte destra, chiedere al paziente di spingere con la gamba sinistra piegata e di tirarsi su con l’aiuto delle protezioni laterali del letto. Spiegare al paziente che sarà posizionato un cuscino dietro la schiena e che il campanello sarà posizionato a portata di mano.
  14. IMG_4482
  15. Spiegare al paziente che il cambio di posizione è raccomandato ogni 2 ore.
  16. IMG_4483
  17. Insegnare al paziente a gestire il dolore. Discutere con il paziente sulle esperienze passate di dolore e sugli interventi efficaci per ridurlo. Discutere la disponibilità di farmaci analgesici da utilizzare nel post-operatorio. Discutere l’uso dell’analgesia controllata del paziente, se è opportuno. Considerare l’utilizzo dei metodi alternativi non farmacologici per ridurre il dolore, come il cambiamento di posizione, il massaggio, le tecniche di rilassamento, l’immaginazione guidata e la meditazione.
  18. Revisionare il materiale a disposizione. Mostrare al paziente i vari presidi come le pompe per infusione endovenosa, il manicotto per la misurazione della pressione arteriosa e i drenaggi chirurgici.
  19. Provvedere alla preparazione della cute. Chiedere al paziente di fare un bagno con una soluzione antisettica. Ricordare al paziente di pulire accuratamente la sede dell’intervento chirurgico. I Center for Disease Control and Prevention (CDC) raccomandano che qualora fosse necessaria la tricotomia, sia effettuata utilizzando presidi monouso e una tecnica asettica. 
  20. Fornire insegnamenti sulle prescrizioni dietetiche. Informare il paziente che sia i liquidi che il cibo saranno sospesi prima dell’intervento chirurgico per assicurarsi che lo stomaco contenga una minima quantità di secrezioni gastriche. Questa sospensione è importante per ridurre il rischio di aspirazione. Enfatizzare con il paziente l’importanza del non mangiare e del non bere durante il periodo di tempo prescritto poiché l’inosservanza di tali regole potrebbe causare la posticipazione dell’intervento. Le ricerche recenti fatte su adulti e bambini hanno messo in evidenza come, negli individui non considerati a rischio per aspirazione e vomito, si può adottare in sicurezza un’introduzione di liquidi limpidi fino a 2 ore prima dell’intervento.
  21. Fornire assistenza alla preparazione intestinale. In certe situazioni l’intestino deve essere preparato attraverso la somministrazione di clisteri o lassativi per evacuare l’intestino stesso e ridurre la flora intestinale. Se necessario fornire informazioni sull’utilizzo di lassativi o clisteri prima dell’intervento. Se deve essere effettuato un clistere informare il paziente dei vari passaggi da effettuare. 
  22. Controllare la somministrazione dei farmaci. Revisionare con il paziente la somministrazione dei farmaci abituali, dei farmaci che non necessitano di prescrizione di altri prodotti fitoterapici che sono regolarmente assunti. Controllare con il medico e con il paziente quali farmaci possono essere assunti il giorno dell’intervento.
  23. Togliere le protezioni individuali se sono state effettuate ed effettuare l’igiene delle mani.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

non perdere

Concorso 2 Infermieri APSP Matteo Remaggi

E’ indetto bando di selezione pubblica per titoli ed esami